
di Orlando Pacchiani
Ieri pomeriggio ha inaugurato la campagna elettorale all’auditorium Confesercenti. Anna Ferretti guiderà il centrosinistra alle comunali con tre liste a sostegno: Pd, Indipendenti e progressisti, Con Anna Ferretti sindaca. Alla fine le ipotesi di allargamento verso il centro (Terzo polo, diviso in due) o verso i 5 Stelle (che andranno da soli, forse) sono tramontate, ma la diretta interessata non si scompone. "Non ritengo un difetto avere poche liste ma coese, rispetto a tante ma eterogenee, come certi civici che quado dovranno compiere ogni scelta avranno spinta opposte da destra e da sinistra".
Molti evidenziano programmi simili tra i candidati, cosa risponde?
"Il punto non è evidenziare temi analoghi, se discutiamo di infrastrutture tutti parleranno dei limiti delle linee ferroviarie, è ovvio. Ciò che cambia è la modalità di gestire e affrontare i problemi. È qui che si marca la differenza".
Lei in cosa si ritiene diversa?
"Nell’idea di partecipazione, condivisione e concertazione con le forze sociali e i cittadini di ogni passaggio. Siena ha bisogno di questo per superare le difficoltà, l’esatto contrario di ciò che ha fatto l’attuale giunta".
Sul versante politico cosa crede che la contraddistingua?
"Una chiara visione ancorata a sinistra, a partire dalla giustizia sociale, dalla presa in carico delle situazioni difficili perché solo così si può avere una visione completa della società, una forte attenzione ai temi che interessano tutti i cittadini. Ma dove si prendono i soldi e come si gestisce un bilancio non è neutro, come qualcuno vorrebbe far credere".
C’è chi dice che il Pd sta da un’altra parte e che la vera sinistra è altrove.
"Ognuno si ritiene quello che vuole. Io credo di perseguire valori della sinistra e ho in coalizione forze che vi si richiamano. A me interessa essere chiara su questo, non la corsa a chi è più di sinistra. E penso di esserlo".
La incolpano anche di essere espressione del vecchio potere Pd, era nelle giunte Ceccuzzi e Valentini.
"Io non ho gestito potere nella mia esperienza, ma un servizio. Tra l’altro mi sono occupata di sanità, sociale, casa, temi trasversali a tutta la politica. E credo si siano raggiunti risultati importanti, come l’unione dei comuni per gestire il socio-sanitario".
Crede sia filato tutto liscio?
"Se prima abbiamo sbagliato e in alcuni campi i risultati non sono stati buoni, bisogna avere l’umiltà di riconoscere gli errori e cambiare. Anche per questo il Comune avrà sempre le porte aperte, per ascoltare i cittadini, trovare risposta e quando è il caso correggere la rotta".
Non ritiene un errore la lettera di un consorzio di coop che invita i soci ad appoggiarla?
"Io ho solo chiesto a una realtà che conosco alcuni spunti che ritenevano utili per Siena, partendo dalla loro esperienza. Con il mondo della cooperazione ho chiuso nel 2010, ma una vita di rapporti umani non si può cancellare. Poi voteranno come meglio credono".