
di Cristina Belvedere
Taglio del nastro per la sede di Fratelli d’Italia alla Lizza, dove numerosi iscritti e simpatizzanti si sono riuniti ieri per ascoltare il candidati alle elezioni del 25 settembre. Accanto al parlamentare Giovanni Donzelli e al senatore Giacomo La Pietra (entrambi ricandidati), per l’assessore comunale di Siena Francesco Michelotti e i colleghi di Grosseto Fabrizio Rossi e Simona Petrucci è stata l’occasione di ufficializzare ’in presenza’ la propria corsa al Parlamento.
Michelotti, aprendo l’incontro con gli elettori, ha sottolineato: "Non ci siamo abbattuti quando le percentuali di gradimento erano basse, ma oggi che la situazioone è completamente cambiata non dobbiamo montarci la testa. Questa sede alla Lizza – ha ricordato – è stata voluta fortemente dal partito: aperta in tempi non sospetti per lavorare alle amministrative di primavera, con la caduta del Governo è diventata il centro dell’attività per le Politiche".
In una sala gremita di persone, tra cui il commissario comunale Enrico Tucci, il capogruppo in Consiglio Maurizio Forzoni, il dirigente nazionale di FdI Lorenzo Rosso, il consigliere di Montepulciano Gianfranco Maccarone, il deputato della Fondazione Mps Alessandro Manganelli, l’avvocato Riccardo Pagni, gli imprenditori Luigi Fumi Cambi Gado e Giorgio Maggiorelli, Michelotti ha continuato: "Per la prima volta possiamo sperare di eleggere un parlamentare senese. La differenza tra noi e il Pd, è che loro hanno candidato qui Enrico Rossi che è pisano e Laura Boldrini che è marchigiana, entrambi dei marziani. E’ la prova che il Partito democratico continua a usare Siena e il suo territorio come un taxi per sistemare gli amici: prima Padoan, poi Letta, ora Rossi e Boldrini". E ancora: "FdI propone invece persone figlie del territorio che faranno scelte attente per valorizzare una città sopravvissuta nonostante la gestione politica del Pd che ha portato al disastro Mps e nonostante un rettore come Tomaso Montanari". E infine: "Oggi Siena merita qualcosa di diverso – ha concluso Michelotti – e noi siamo in grado di darglielo come già dimostrato vincendo le amministrative nel 2018". E sulle nomine al Biotecnopolo, replicando a distanza al ministro Roberto Speranza: "Competono al nuovo Governo, perché quello uscente non è legittimato dal popolo".
Da parte sua, Donzelli ha chiarito: "Siena è tra le prime soddisfazioni che abbiamo avuto in Toscana, è la dimostrazione che il centrodestra può vincere e governare bene. FdI è un partito radicato sul territorio e ora è pronto a essere classe di governo. Garantiamo stabilità, serietà e coerenza. Il Biotecnopolo? Tra Speranza e Michelotti, credo di più a Michelotti".