Ha avuto effetto la lettera con 209 firme sottoscritta da associazioni e privati cittadini e indirizzata nei giorni scorsi alla Prefettura per chiede interventi in merito all’emergenza dei richiedenti asilo pakistani.
Ieri pomeriggio infatti si è svolto un incontro, durato quasi tre ore, tra la vicaria del prefetto, Immacolata Amalfitano, e una delegazione formata da rappresentati della Corte dei Miracoli, Non una di meno, Tertium Datur, Anpi e Refugees Welcome di Siena: "Dai circa 12 senzatetto che ’bivaccavano’ nei giardini fuori Porta San Marco – è stato evidenziato – si è passati a circa 40, che attualmente dormono in terra alla Stazione". Di qui la richiesta di "mettere a sistema sinergie fra le istituzioni e le realtà associazionistiche e volontarie coinvolte nell’accoglienza delle persone migranti".
In quello che è stato definito "un incontro lungo e impegnativo", alla vicaria del prefetto è stato ricordato: "Non essendo stato messo a disposizione un numero adeguato di strutture, queste persone hanno dovuto aspettare settimane (a volte mesi) prima di poter formalizzare la propria richiesta presso la Questura di Siena e poter, quindi, essere inserite nei centri di accoglienza. Nell’attesa, prive di risorse economiche e di contatti, esse sono state costrette a vivere per strada".
Ribadite le critiche all’ordinanza “anti-bivacco” emanata dal sindaco De Mossi: "Ha avuto l’unico fine di rimuovere i corpi indesiderati dallo spazio pubblico, senza affrontare la questione". E ancora: "La proposta, giunta dal Cardinale Lojudice, di allestire una tensostruttura che potesse ospitare almeno parte di queste persone, appare sfumata, dato il poco impegno delle istituzioni a perseguirla, mobilitando le risorse necessarie". Di qui la richiesta alla Prefettura di predisporre "progetti e programmi da mettere a sistema".
Da parte loro, gli uffici di piazza Duomo hanno illustrato a livello tecnico le procedure seguite dalla Prefettura nella gestione dell’accoglienza dei migranti. Chiariti gli aspetti tecnici, si è proceduto a fissare la riunione di un tavolo ad hoc per le gestione dell’emergenza pakistani a Siena: la data prescelta è il 14 settembre e la riunione si terrà alla presenza del prefetto Maria Forte. Al summit, oltre ai rappresentanti istituzionali e del Terzo settore, è stato invitato anche un rappresentante dei firmatari della lettera aperta.
Cristina Belvedere