Tutto da rifare per quanto riguarda gli orti urbani di Colle. Ad ormai sette anni dall’avvio del progetto e ad oltre due dalla partenza dei lavori nelle aree di Bacìo e dell’Agrestone, il Comune ha deciso di rivedere interamente il progetto di realizzazione di lotti di terreno attrezzati da affidare ai cittadini per la realizzazione di orti. Sul banco degli "imputati", ha spiegato il sindaco Alessandro Donati, sono finite in particolare le due zone inizialmente designate: "Questa amministrazione considera l’area di Bacìo una vera e propria "porta" della città, e la realizzazione degli orti comporterebbe la costruzione di una serie di infrastrutture che causerebbero un grosso effetto di degrado, anche se edificate al meglio. Oltretutto, se come speriamo sarà realizzato un secondo impianto di risalita, questo partirà proprio da Bacìo. Per quanto riguarda l’Agrestone, invece, sono state riscontrate diverse problematiche, prima fra tutte la sorpresa di scoprire, sepolta sotto terra, una grossa quantità di macerie che la rendono, di fatto, inutilizzabile a scopo agricolo. Sarebbe teoricamente possibile bonificarla, ma a costi ben superiori al previsto". Il Comune, in accordo con la Regione Toscana – che ha finanziato il progetto – ha comunque deciso di non abbandonare l’idea di realizzare gli orti urbani: "Stiamo valutando la scelta di una terza area dove posizionarli, una possibilità che permetterebbe anche di risolvere il problema di diversi terreni di proprietà comunale, che attualmente versano in stato di abbandono".
Marco Brunelli