E’ la Festa dei Tabernacoli. Settant’anni di storia

Torna domenica il concorso nato nel 1954: ’cittini’ delle Contrade protagonisti

E’ la Festa dei Tabernacoli. Settant’anni di storia

Il Nicchio ha vinto l’anno scorso

Domenica 8 settembre sarà una Festa dei Tabernacoli un po’ speciale. L’iniziativa, oggi così ben radicata in tutti i rioni e anche fuori delle mura, compie infatti settant’anni. Quello che oggi è organizzato dal Comitato Amici del Palio, con il supporto dell’amministrazione comunale e provinciale, viene da una iniziativa giornalistica, del settimanale ’Il Campo’ con il direttore Mario Celli che, proprio nel 1954, in quell’anno mariano, volle indire un concorso a premi fra le più giovani generazioni di contradaioli, idea subito appoggiata dall’Azienda Autonoma di Turismo e dall’Ente Provinciale di Turismo. Si voleva sottolineare il culto mariano con la valorizzazione di un angolo del rione, ravvivare la vita in una speciale sera settembrina, mettere insieme giovani e meno giovani, spronarli a vivere una particolare iniziativa. Dobbiamo aggiungere che quella che oggi chiamiamo Festa della Madonna ebbe subito l’appoggio entusiasta di tutti i dirigenti di Contrada. Era un mercoledì quell’8 settembre di settanta anni fa, e i tabernacoli, uno per rione, furono addobbati secondo un antico spirito di devozione, mischiando a questo l’amore per i propri colori. In quella prima occasione fu organizzata anche una fiaccolata che attraversò la città dove protagonisti erano sempre i più piccoli. L’anno successivo ci fu anche un evento il successivo 22 settembre, con un’altra fiaccolata popolare per l’inaugurazione della porta bronzea della Cattedrale. Da quel lontano 1954 tante generazioni si sono susseguite a far vivere la Festa dei Tabernacoli: dal 1960 il Comitato Amici del Palio ha preso a cuore la manifestazione, curandone anche il concorso. Oggi è un’immancabile appuntamento di fine estate: i piccoli, attraverso l’insegnamento degli addetti, possono lavorare da giorni al tema scelto per abbellire il tabernacolo. Poi la concreta realizzazione sul posto, le tavolate dove saranno protagonisti, l’arrivo della commissione che giudica e offrirà il proprio responso l’8 di dicembre. Una notte profonda e di grande effetto: non sono pochi quelli che si divertono a passeggiare per vedere cosa hanno fatto i bambini per la Festa della Madonna. Una notte, finalmente, molto senese. Semplice e genuina, dove i piccoli fanno i piccoli e i grandi, rispettosamente, sono invitati solo a guardare.

Massimo Biliorsi