Nessun ordigno, né liquido esplosivo. Niente pericoli derivanti da quella valigia lasciata abbandonata ai giardini della Lizza proprio di fronte alla sede della Cgil, né dalla borsa nera messa insieme a tre bottiglie di acqua minerale in un angolo all’esterno dell’ufficio postale in viale Mazzini. Ma la digos si è mobilitata subito coordinando gli accertamenti per verificare in condizione di sicurezza che non ci fosse all’interno nulla di pericoloso. Le tensioni sono forti in tutto il Paese e, anche a Siena, viene tenuta la guardia alta. Sono comunque in corso accertamenti da parte della questura sul fatto e s’indaga per procurato allarme.
Tutto è nato dalla segnalazione di una persona che, con senso civico, ha notato una macchina arrivare in viale Mazzini, lasciare in fretta e furia il bagaglio proprio alle Poste che si trovano a pochi metri dal semaforo, allontanandosi rapidamente. Cosa quantomeno insolita. Subito l’area è stata cinturata con nastro bianco e rosso per evitare che qualcuno si avvicinasse finché non era chiaro di cosa si trattava. A presidiare le Poste in viale Mazzini i carabinieri. Ma non è stato l’unico ’fronte’ su cui la Digos ha dovuto lavorare. Perché, curiosamente, è stata trovata una valigia molto grande lasciata proprio all’inizio delle strisce pedonali che si trovano di fronte alla Cgil alla Lizza, sul lato però dei giardini e non della palazzina del sindacato. Le volanti della polizia hanno bloccato il tratto che va dall’hotel ’Nh’ fino all’ingresso della Ztl sul lato opposto deviando il traffico per consentire agli investigatori di verificare se ci fossero fili o inneschi. La valigia è stata aperta in sicurezza e, al proprio interno, ne conteneva un’altra ancora. Ma nessun pericolo. ’Innocuo’ anche il borsone lasciato davanti alla Posta insieme a tre bottiglie di acqua minerale di una nota marca. Le operazioni sono andate avanti fino a tarda sera. Poi l’allarme è cessato. Ma chi l’ha procurato con il suo comportamento potrebbe rischiare la denuncia.