
Arresto per droga a Colle Val d’Elsa: in manette è finito un venticinquenne
C’è chi pensa che i posti più comuni, quasi banali, siano i nascondigli migliori perché proprio la loro normalità li rende insospettabili. Chissà che non lo abbia pensato anche il venticinquenne di Colle finito in manette per droga, che aveva nascosto (si fa per dire) lo stupefacente nel suo comodino e nel suo scooter, scoprendo quando ormai era troppo tardi che se quella teoria può valere per il pensiero degli esseri umani, di certo non vale per il fiuto dei cani. Non è valsa, infatti, per l’infallibile naso di Tami, cane antidroga del Nucleo Cinofilo dei carabinieri di Firenze venuto a dare il suo aiuto ai colleghi della stazione colligiana dell’Arma durante una perquisizione domiciliare a casa del giovane italiano, delegata dalla Procura della Repubblica di Siena. Tami non ha avuto il minimo dubbio e appena messo piede nell’abitazione si è diretto senza esitazioni verso la camera da letto, puntando decisamente il comodino dove i militari hanno smentito il luogo comune sulla presunta sicurezza dei nascondigli che sembrano banali: all’interno del comodino, infatti, hanno trovato 13 grammi di hashish, una quantità quasi tripla del massimo consentito dalla legge per l’uso personale di quella sostanza (5 grammi lordi, pari a circa una quindicina di ‘spinelli’) che ha confermato il sospetto di una possibile attività di spaccio, consentendo ai carabinieri di allargare la perquisizione al garage del venticinquenne adiacente all’appartamento. E nell’ autorimessa, infatti, il fiuto di Tami ha scovato senza incertezze altri 200 grammi dello stesso stupefacente, nascosti (si fa sempre per dire) nel motorino del ragazzo nella cui camera da letto sono stati poi trovati anche materiale per il confezionamento dello stupefacente e 1.200 euro in contanti, ritenuti proventi dello spaccio. Tutti rinvenimenti messi sotto sequestro, per i quali il giovane è stato dichiarato in arresto con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio e posto agli arresti domiciliari a disposizione dell’autorità giudiziaria. Nell’udienza di convalida che si è svolta presso il Tribunale di Siena, il giudice per le indagini preliminari ha convalidato l’arresto del venticinquenne e confermato la misura cautelare degli arresti domiciliari nella sua abitazione colligiana. Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari ed il ragazzo, la cui posizione è al vaglio dell’autorità giudiziaria, non può essere considerato colpevole fino all’eventuale pronuncia di una sentenza definitiva di condanna.
A.V