Donazione di organi e tessuti. La rete che offre una seconda vita

Alla scoperta dell’attività del Coordinamento locale istituito al policlinico Le Scotte dal 2000. Dal consenso della famiglia al prelievo dell’organo, fino al trapianto su pazienti in lista di attesa.

Donazione di organi e tessuti. La rete che offre una seconda vita

Donazione di organi e tessuti. La rete che offre una seconda vita

"L’attività del Coordinamento locale Donazione organi e tessuti è normata dalla legge 91/99 e il servizio è attivo all’Azienda ospedaliero-universitaria Senese dal 2000. L’operatività è h 24 e il servizio garantisce il corretto svolgimento delle attività di donazione di organi e tessuti in collaborazione con le strutture coinvolte, aziendali, regionali e nazionali. Nell’ultimo triennio i dati relativi alle donazioni sia di organi che di tessuti sono stati in linea con la media regionale", così la dottoressa Laura Savelli inizia il viaggio alla scoperta di un’unità sanitaria davvero salvavita, dal principio alla fine.

Quali organi e tessuti possono essere donati?

"I percorsi di procurement sono relativi agli organi solidi come cuore, polmoni, fegato, pancreas e reni e ai tessuti quali, cornee, cute, valvole cardiache, tessuto muscoloscheletrico".

Che tipo di supporto viene dato alle famiglie che hanno subìto un lutto?

"L’équipe multidisciplinare a cui afferiscono medici, infermieri e psicologi, prende in carico la famiglia durante tutto il percorso, dall’ingresso del paziente in Pronto Soccorso fino al ricovero o in degenza ordinaria o in Terapia Intensiva e prosegue anche dopo il decesso del familiare. Dopo il colloquio della proposta di donazione, vengono date informazioni e indicazioni sia sulle attività di prelievo, se viene fornito il consenso alla donazione, sia riguardo le procedure e tempistiche di restituzione della salma per il rito funebre".

Come si diventa donatori e perché è importante donare?

"Con il decreto 23/12/2015 si può diventare donatori esprimendo la propria volontà al momento del rinnovo della carta di identità presso gli uffici anagrafe comunali, attraverso l’iscrizione all’associazione AIDO oppure recandosi agli sportelli ASL preposti a tale scopo. Il Ministero della Salute raccoglie informaticamente tutte le dichiarazioni di volontà che sono consultabili all’interno del programma ’Sistema Integrato Trapianti’ esclusivamente dagli operatori sanitari dei Coordinamenti Locali Donazioni. La scelta donativa è un atto di generosità ed altruismo verso le persone che risultano iscritte nelle liste di attesa per trapianto; attualmente in Italia sono più di 8.000 i pazienti che risultano in attesa a causa di una disfunzione d’organo non curabile. Il trapianto diventa quindi l’unica scelta terapeutica possibile ed è un salvavita per molte persone. A Siena sono attivi gli unici centri toscani di trapianto di cuore e di polmone a cui si aggiunge anche il centro trapianti di rene, il centro trapianti di cornea, di midollo osseo e il Centro di Conservazione cute".

Che tipo di collaborazione c’è con l’area vasta e con le associazioni di volontariato?

"Nell’Area vasta Sud-Est è attiva una collaborazione tra Aou Senese e l’ASL per il rafforzamento della Rete del procurement e la condivisione dei percorsi donativi che iniziano dal territorio e proseguono all’interno del nostro ospedale. Sono stati inoltre formalizzati momenti di incontro e riunioni finalizzati sia alla formazione del personale sanitario che all’analisi di casi clinici nell’ottica del miglioramento organizzativo. All’interno dell’Azienda è presente un punto di informazione gestito dalle associazioni di volontariato; in particolare il Coordinamento locale collabora con AIDO e le associazioni dei trapiantati per supportare sia le famiglie dei donatori che quelle dei trapiantati. Da diversi anni sono in corso momenti formativi e di sensibilizzazione presso le scuole medie secondarie della provincia di Siena per diffondere la cultura della donazione nei giovani".