
"Un prete che ha scelto il difficile dialogo con l’arte per arricchire nel modo più efficace la sua missione sacerdotale". Con queste parole nel 1970 l’Osservatore Romano descriveva Don Manfredo Coltellini, parroco, artista, ceramista e scultore straordinario, nato a San Casciano dei Bagni e sacerdote a Chiusi, del quale proprio ieri ricorreva il cinquantenario della morte. Le restrizioni legate al Covid-19 hanno impedito di organizzare un evento per celebrare questa figura che resta, ad ogni buon conto, nel cuore dei chiusini più anziani che lo hanno conosciuto e di molti giovani artisti che hanno apprezzato la sua produzione che si fondava sulla tradizionale arte della ceramica e sulla scultura. "Il prete che modella il Cristo dolente", ricordava sempre il quotidiano della Santa Sede, che negli anni cinquanta fondò una vera e propria scuola di ceramica e poi successivamente nel 1958, assieme a Fernando Foderini, il laboratorio Kamars a Chiusi che a tanti giovani ha dato una prospettiva di lavoro. Una fucina di artisti perché con Don Manfredo hanno studiato e sono cresciuti talenti come i compianti Vasco Nasorri e Gianfranco Rocchi. Ancor oggi esercitano e sono artisti noti a livello nazionale Gastone Bai e Piero Sbarluzzi. Simone Nasorri porta avanti la memoria del padre Vasco mentre Flavio Foderini, artista e ceramista, rappresenta la continuità con quella bottega fondata negli anni cinquanta: "Non ho conosciuto Don Manfredo - dice Foderini -, ma la sua presenza era ogni giorno nell’aria nella mia famiglia e in laboratorio. Lo è anche oggi. Un uomo sensibile e acuto, un educatore gioioso e sornione, un toscano vero che amava contemplare la bellezza dell’arte e un sacerdote ricco di umanità. Un aneddoto - prosegue Flavio - mi resta in mente quando durante una messa a un certo punto si fermo battendosi la fronte e ripetendo a gran voce ‘lo smalto bianco, lo smalto bianco!’ perché evidentemente si era scordato di applicarlo prima della cottura. Un uomo unico". Missione sacerdotale, passione per l’arte, ma anche persona impegnata concretamente nel sociale, soprattutto coi più giovani e con chi non poteva permettersi studi o di apprendere un mestiere. Anche per questo, a mezzo secolo dalla sua scomparsa, Don Manfredo Coltellini appare oggi più moderno che mai.
Massimo Montebove