REDAZIONE SIENA

"Dobbiamo sostenere i nostri vini nel mondo"

La crisi morde, l’appello al Governo della Colombini Cinelli con i grandi produttori toscani. "Abbassare l’Iva ed evitare i dazi americani"

Una particolare attenzione al sistema dei dazi americani, al rilancio dei consumi con la revisione dell’Iva, alla necessità dello sgravio del costo del lavoro per il mondo della ristorazione e investimenti a sostegno di enoturismo ed e-commerce. Tutto senza ritardi e indugi. Queste le richieste che il mondo del vino toscano ha rilanciato all’Esecutivo per gli Stati Generali dell’economia, durante un dibattito organizzato da AIS Toscana e Gruppo Editoriale da Albiera Antinori, presidente della Marchese Antinori, da Lamberto Frescobaldi, presidente della Marchesi de’ Frescobaldi, e Donatella Cinelli Colombini, produttrice a Montalcino e fondatrice del Movimento Turismo del Vino.

Una nuova era per l’enologia dunque, che i produttori si preparano ad affrontare portando proposte concrete all’attenzione del Governo in tema di rilancio e salvaguardia; un nuovo approccio e nuovi strumenti da vagliare, ma sempre nell’ottica di garantire una continuità al settore. Lamberto Frescobaldi non ha dubbi: "Il vino italiano all’estero è andato molto bene in questi anni e non vedo impedimenti alla ripresa di tale vivacità. Premesso che nel nostro Paese mancheranno quest’anno circa 60 milioni di turisti provenienti dall’estero, adesso ci occorre un maggiore sostegno istituzionale. In particolare al Ministro chiediamo di seguire con grande attenzione la questione dei dazi con l’America pronta a imporre nuove limitazioni a prodotti europei ed anche italiani, il che significherebbe una mazzata terribile per la nostra economia. E poi c’è un’altra questione essenziale per la competitività: il peso delle imposte. Il mondo della ristorazione, dove i grandi vini hanno il loro principale canale distributivo, è fortemente penalizzato, non solo dalle imposte ma anche dagli alti costi di manodopera".

Occhi puntati sugli Stati Uniti per il vino toscano dunque, che si è avvicinato sempre più alla nostra enologia. Donatella Cinelli Colombini spiega: "Oggi il turismo enogastronomico è la prima motivazione di scelta dei turisti. Inoltre, in considerazione delle difficoltà causate dal Covid-19, abbiamo difronte l’opportunità di riportare i viaggiatori italiani a scoprire un turismo di prossimità. Pertanto chiediamo al Governo e agli Stati generali dell’economia che sia messa in campo un serio impegno nella promozione ed una massiccia campagna di comunicazione, usando le reti pubbliche per promuovere il mondo del vino e del turismo. Vanno organizzate opportunità all’aria aperta, creando punti di assaggio con prodotti tipici come formaggio e vino".

R.Bor.