REDAZIONE SIENA

Diciassette al canape e il Gobbo trionfa nell’Istrice

La carriera è quella straordinaria del 18 agosto 1842, l’unica vinta da Giuseppe Marraghini .

In un presente dove i soprannomi dei fantini sono gentili e a modino, ricordiamo che c’è stato un altro Gobbo oltre al Saragiolo, tanto dire che i nomi di battaglia a Siena, vanno e vengono. Giuseppe Marraghini detto Saltatore oppure Gobbo, ha corso diciotto volte fra il 3 luglio 1842 e il 2 luglio 1854. Nato a Montevarchi nel 1822 comincia con la Chiocciola e finisce con l’Istrice. La corsa che ha amato di più, è quella dello straordinario del 18 agosto 1842, ricordata per molto tempo per la presenza di tutte le diciassette Contrade. In questo colorato caos si perde anche il numero dei giri realmente percorsi dai cavalli, ma non si può certo mettere in discussione la netta vittoria dell’Istrice proprio con il Saltatore o Gobbo, mentre dietro si accendeva una lotta furibonda fra Chiocciola e Leocorno. Così, davanti anche al Sovrano regnante, questo fantino consuma e vive il suo unico trionfo sul tufo per i colori di Camollia. Gloria quindi al Saltatore o Gobbo che ha avuto anche momenti non certo facili nella carriera di fantino: il 3 luglio 1853, quando indossava i colori dell’Aquila, cadde alla mossa e non riuscì a riprendersi, lasciando la piazza. Il cavallo, seguendo le regole del tempo, fu portato fra i canapi da un inserviente.

Massimo Biliorsi