Debutta la Fondazione Santa Maria Il Comune apre i cordoni della borsa

Approvato l’affidamento dei servizi culturali per cinque anni con un contributo iniziale di 350mila euro. Il sindaco De Mossi: "La città può tornare al centro del mondo, stiamo completando la riqualificazione"

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La Fondazione Santa Maria della Scala finalmente accende i motori. Il Comune di Siena ha infatti approvato l’affidamento dei servizi culturali per un periodo di cinque anni rinnovabili. L’affidamento è disciplinato dal Business Plan e dal contratto di servizio. Nel Business Plan, fra le altre cose, vengono indicate le attività che la Fondazione si propone di realizzare nel triennio 2022-2025 come la conservazione, tutela e valorizzazione del patrimonio storico artistico; l’utilizzo e sviluppo di nuove tecnologie applicate al restauro, il completamento della rete museale; ricerca, progettazione e sperimentazione, anche in collaborazione con istituti di ricerca e la formazione di nuovi profili professionali. Al contempo, la Fondazione terrà d’occhio le opportunità offerte dal mondo della cultura, le attività espositive di rilievo nazionale-internazionale nel settore dell’arte, della tecnologia e della scienza riservando la massima attenzione al linguaggio del contemporaneo e promuovendo attività espositiva di interesse senese, spettacoli teatrali, film e incontri, progetti di comunicazione e di promozione del territorio.

Nella programmazione delle attività il Cda sarà supportato dal Comitato scientifico: il modello gestionale della Fondazione è infatti quello della ’Fondazione di partecipazione’ e necessita dunque di un ampio coinvolgimento di soci pubblici e privati. A partire dal 2023 il Comune si impegna a erogare un contributo ordinario annuale alla Fondazione di 350mila euro e un contributo annuale aggiuntivo di ulteriori 250mila euro "da determinarsi con delibera di giunta comunale entro il 31 gennaio di ogni anno, subordinato alla verifica della compatibilità finanziaria". A decorrere dallo scorso 1 settembre, inoltre, vengono assegnati alla Fondazione otto dipendenti della direzione turismo del Comune di Siena, mentre Sigerico si è resa disponibile a redigere il bilancio a titolo gratuito, fino all’implementazione di apposita struttura amministrativa idonea.

Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Luigi De Mossi: "Si tratta di un passo ulteriore in un percorso iniziato con la scelta di dar vita alla Fondazione, concretizzando un’idea che la città ha discusso per decenni. Adesso il Santa Maria della Scala può implementare la sua attività che deve puntare a far tornare Siena al centro del mondo culturale a livello nazionale e internazionale. Fra i prossimi passi – ha aggiunto – sarà fondamentale la scelta del direttore generale della Fondazione". E infine: "Dopo la chiusura del cantiere per la scala antincendio, che ha permesso di ampliare la capienza del complesso museale – la conclusione di De Mossi –, il Comune, peraltro, sta portando a conclusione alcuni importanti cantieri che riqualificheranno la struttura e la arricchiranno, come la Corticella e la strada interna, che permetteranno di dare nuova vita al vecchio Spedale".

Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore alla Cultura, Pasquale Colella: "In soli 6 mesi siamo riusciti a rendere autonoma una Fondazione che adesso è in grado, con le proprie gambe, di poter dialogare con i più grandi circuiti culturali esistenti. Questo è stato possibile grazie ad una sinergia che si è creata tra Comune, Fondazione, Sigerico e Opera Laboratori, ognuno secondo le proprie specifiche competenze e professionalità. Resta centrale l’obiettivo – le parole di Colella – di far conoscere il Santa Maria come un luogo aperto e accessibile a tutti in grado di dialogare con la comunità locale, le associazioni presenti sul territorio e tutto il mondo culturale".