Danni al bus, l’ammissione di un padre: "È stato mio figlio minore"

Vetro in frantumi sulla tratta Chiusi-Cetona nell’orario di uscita da scuola. Il genitore negli uffici di Autolinee Toscana: "Pronto a risarcire l’atto vandalico"

Il finestrino dell’autobus in frantumi

Il finestrino dell’autobus in frantumi

Siena, 2 giugno 2023 – Si è presentato negli uffici di Autolinee Toscana, chiedendo di poter risarcire la società di trasporti per la rottura del vetro di uno degli autobus di linea, da parte del proprio figlio.

Così il padre del ragazzo ha ammesso la bravata, evitando anche la partenza della denuncia che sarebbe derivata dall’analisi delle telecamere di sorveglianza.

L’episodio si era verificato martedì 30, quando era stata riscontrata la rottura di un vetro laterale sul bus extraurbano in servizio sulla linea T1, nella tratta tra le scuole medie di Chiusi verso Cetona, proprio nell’orario di uscita da scuola, intorno alle 13.30.

All’arrivo al capolinea di Cetona e poco prima di riprendere il viaggio verso Chiusi, l’autista, anche su segnalazione di alcuni passeggeri saliti nel frattempo a bordo, aveva riscontrato il vetro rotto lungo la fiancata sinistra. Probabilmente qualcuno aveva utilizzato il martelletto di sicurezza, senza che vi fossero motivi di emergenza.

Una bravata, in sostanza, inutile e anche pericolosa. Un danneggiamento gratutito che, sostiene in una nota l’azienda, che "Autolinee Toscane registra purtroppo molto frequentemente ai danni dei propri bus".

L’analisi delle telecamere di sicurezza, presenti a bordo dei mezzi, avrebbe portato all’inevitabile denuncia alle autorità competenti.

Ieri mattina la svolta che ha anticipato questa procedura. "Il padre dello studente minorenne dichiaratosi in famiglia responsabile del vandalismo – annuncia ancora l’azienda – si è presentato negli uffici di Autolinee Toscane autodenunciandosi con autodichiarazione firmata, con la volontà di rimborsare il danno, una volta definito il costo di riparazione necessario e chiedendo così di evitare di procedere con la denuncia d’ufficio".

Autolinee Toscana ha accolto la richiesta, "riconoscendo il senso civico del padre del ragazzo e non la volontà di speculare su questo tipo di episodi ,ma bensì l’intento di sottolinearli a beneficio della collettività. Questo tipo di danneggiamenti, oltre a produrre conseguenze dirette in termini di costi di riparazione ai danni dell’azienda, finisce soprattutto col danneggiare gli stessi utenti, con conseguente impatto per il servizio sul territorio".