
Analizzati gli accessi e le uscite di Rocca Salimbeni, al di là di quello principale. Un sopralluogo lungo tre ore da cui parlamentari e consulenti traggono indicazioni utili.
"Sarà abbastanza veloce, un’ora e mezzo. Massimo due", annuncia Gianluca Vinci, il presidente della commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte di David Rossi quando entra alla Rocca insieme ad altri quattro componenti: la vice presidente Simonetta Matone (Lega), Tiziana Nisini (Lega), Valentina D’Orso (5Stelle), Chiara Tenerini (Forza Italia). Con loro anche il tenente colonnello della Finanza Fagnani, consulente come Luca Migliorino, che era stato vice presidente della prima commissione. In realtà il sopralluogo dura circa tre ore. "Abbiamo trovato tanti piccoli elementi, chiarimenti che possono in qualche modo definire la vicenda. Ci sono molte versioni possibili, pensiamo di averne tolta qualcuna. Riscontrando la parete esterna o lo stipite della finestra al terzo piano. Non pensavo di riuscire a fare verifiche così approfondite, invece qualcosa di buono ha subito portato questo sopralluogo", commenta Vinci uscendo. Nel mezzo la visita nell’ufficio di David Rossi, l’affaccio alla finestra che dà nel vicolo del Monte Pio dove il manager era rimasto agonizzante per venti minuti. Salgono anche al piano superiore. Scene che per i senesi non sono nuove. Tanti passano da via dei Rossi e vedendo le telecamere chiedono cosa accade ancora. Qualcuno invita ad insistere negli accertamenti. Altri, di fuori città, domandano da quale finestra Rossi è caduto. Nello striscione affisso con scritto "Verità per David" firme e frasi. Con la richiesta di giustizia, parole di solidarietà. Già appassito il girasole con un fiocco dei colori della Lupa, la Contrada di David, lasciato dalla madre che ha 88 anni.
Trascorrono trenta minuti. Ancora di più. Poi la commissione scende nel vicolo. Migliorino parla molto, indica. Guardano verso la finestra, osservano la parete della Rocca. Il punto in cui il corpo è caduto. La visibilità che se ne poteva avere affacciandosi nel vicolo, come ha fatto la persona del video che non è stato possibile identificare. Restano un quarto d’ora. Poi tornano all’interno. Come annunciato dal presidente Vinci una parte consistente del sopralluogo interessa gli accessi a Rocca Salimbeni e le possibili uscite. Questione che è stata centrale anche per la prima commissione. Sono le 13, nessun componente del pool emerge. Un silenzio impenetrabile. Solo quando telecamere e giornalisti si spostano in piazza Salimbeni, la commissione, dopo aver utilizzato il tunnel, esamina l’uscita secondaria da cui la sera della morte del manager, come dimostra il video ritrovato dalla prima commissione, si erano allontanati due dipendenti. Che non c’entrano nulla con il caso, aveva evidenziato Pierantonio Zanettin, presidente della prima commissione, quando venne illustrata la relazione conclusiva. Il gruppetto ha poi percorso il tratto di via dei Rossi fermandosi quasi venti minuti ancora nel vicolo. Analizzandolo dall’esterno, valutando le distanze, anche dell’arco dei Rossi. Poi di nuovo dentro, prima di andarsene. Un pranzo veloce alla compagnia dei Vinattieri, la stretta di mano in strada dell’avvocato della famiglia Rossi Paolo Pirani.
Laura Valdesi