PINO DI BLASIO
Cronaca

Dalla Spada alla Croce, il reliquiario in mostra "San Galgano è anche un’icona di pace"

Esposti nella Cripta del Duomo gli oggetti d’arte rubati nel 1989 al Seminario di Montarioso e recuperati dai carabinieri . Il rettore Minnucci: "Il restauro straordinario dei laboratori Vaticani restituisce a Siena un patrimonio e rimargina una ferita aperta".

Dalla Spada alla Croce, il reliquiario in mostra "San Galgano è anche un’icona di pace"

di Pino Di Blasio

"Il ritorno a Siena di queste opere chiude una vicenda, che impone a tutti noi anzitutto un dovere di gratitudine per il loro insperato e difficile recupero. Il mio grazie va prima di tutto all’Arma dei Carabinieri, che tre anni or sono riuscì a recuperare e a restituire alla nostra comunità quanto furtivamente fu tolto. Constatato il grave stato di degrado e danneggiamento, soprattutto degli oggetti più preziosi, fu deciso di affidare il difficile recupero ai Musei Vaticani, che ringrazio nella persona della Direttrice Barbara Jatta e delle autorità del Governatorato della Città del Vaticano, per la disponibilità, la perizia e la capacità con le quali il restauro è stato portato felicemente a termine". Il cardinale Augusto Paolo Lojudice affida a un messaggio la sua felicità per il ritorno del reliquiario di San Galgano nel Duomo di Siena. Dopo i sapienti restauri nei laboratori Vaticani, il capolavoro dell’arte orafa senese sarà il protagonista della mostra ’Dalla Spada alla Croce’, allestita nella Cripta del Duomo, voluta dall’Arcidiocesi di Siena-Colle-Montalcino, dall’Opera della Metropolitana, con il contributo di Opera Laboratori e Sillabe. L’allestimento della mostra e il luogo sono molto suggestivi, il reliquiario, cinque calici, due pissidi e una croce liturgica, bottino del furto clamoroso nel luglio 1989 al Seminario di Montarioso, resteranno esposti fino al 5 novembre.

Don Enrico Grassini, responsabile dei beni artistici ed ecclesiali, parla di "ferita rimarginata per la comunità senese e per il suo patrimonio culturale, 34 anni dopo quel furto. Dalla Spada alla Croce è il riferimento all’iconografia classica di San Galgano, che da cavaliere piantò la sua spada nella roccia di Montesiepi e si ritirò in preghiera. Possiamo leggerlo anche come un messaggio di pace e di risveglio non solo per Siena ma per il mondo intero". Da re Artù a De Niro in ’Mission’, i cavalieri che abbandonano la spada per la croce hanno alimentato molte mitologie. "Ma si tratta di miti, appunto - precisa don Enrico - mentre la storia di San Galgano è vera. Provata dal reliquiario e dall’eremo di Montesiepi".

"Non saprei indicare opere dello stesso livello e dello stesso periodo - spiega la storica dell’arte medievale Elisabetta Cioni - del primo Trecento, di così mirabile fattura. Decorata con smalti translucidi, fregi sulla storia di San Galgano, che Longhi ha definito l’apice dell’arte orafa senese. Lo smaltista della Bottega del Tondi, ha una personalità marcata, molto in sintonia con Pietro Lorenzetti, e l’opera è in continuità con l’arte magistrale di Guccio di Mannaia, l’inventore di una tecnica estremamente difficile".

Chi vedrà il reliquiario in mostra, potrà ammirare il bassorilievo smaltato alto al massimo 4 centimetri, che raffigura scene della vita di San Galgano, piccolissime ma perfette nei loro dettagli. Forse è il pezzo forte dell’opera, non a caso ingrandita nei pannelli dell’allestimento.

Il rettore Giovanni Minnucci si coccola il reliquiario con lo sguardo. "Oggi è un giorno bellissimo, una settimana da ricordare, non solo per l’Opera del Duomo ma anche per l’Arcidiocesi. Che assiste al ritorno a casa di opere d’arte trafugate 34 anni fa, restaurate mirabilmente dai laboratori dei musei vaticani. La mostra a Roma, aperta il 6 dicembre, è andata benissimo, la direttrice Jatta era entusiasta anche per lo splendido lavoro di recupero che è stato fatto".

Il soprintendente Gabriele Nannetti ha supervisionato scrupolosamente l’allestimento e il ritorno del reliquiario. Il rettore Minnucci loda il lavoro del personale dell’Opera Metropolitana, prepara anche la comunicazione di una mostra che vede risplendere oggett d’arte sottratti al patrimonio senese e restituiti ancor più belli di prima. Dalla Spada alla Croce è un’esposizione con tanti messaggi belli al suo interno. Un segnale di pace, di questi tempi fa bene a tutti.