Da Poggibonsi a Capo Nord. Massimo e Sandro in vespa per oltre 5mila chilometri

"Siamo due inossidabili avventurieri di mezza età e vogliamo vivere questa esperienza straordinaria prima di diventare troppo adulti", il commento dei due.

Da Poggibonsi a Capo Nord. Massimo e Sandro in vespa per oltre 5mila chilometri

Da Poggibonsi a Capo Nord. Massimo e Sandro in vespa per oltre 5mila chilometri

In Vespa fino a Capo Nord. Oltre 5mila chilometri da percorrere e dieci nazioni da attraversare, prima della meta. Sandro Sanasi, classe 1966 da Poggibonsi, promotore finanziario, ha deciso di compiere il percorso a bordo della sua PX 150 del 1984, coinvolgendo nell’impresa un altro valdelsano suo coetaneo, Massimo Tumminaro. Ognuno con il suo mezzo e in totale indipendenza, senza il sostegno di enti o associazioni, l’uno con il numero 8 e l’altro con il 138 secondo l’ordine attribuito dagli organizzatori. "Siamo due inossidabili avventurieri di mezza età – affermano – e vogliamo vivere questa esperienza straordinaria prima di diventare troppo adulti". La manifestazione ha nome NordKapp Classic Raid ed è alla seconda edizione: nel 2023, su 150 equipaggi ne arrivarono a destinazione 26. "Questo per comprendere la selettività dello speciale evento – spiega Sanasi – che ricorda un po’ gli sport estremi. Il riconoscimento per chi porta a termine il progetto? Diventare finisher è già un gran traguardo. E in più, la possibilità di assistere allo spettacolo del sole di mezzanotte e conservare la soddisfazione di salire ‘in cima al mondo’. Sono previsti quattro punti di arrivo. Uno dei quali, curiosità, a Rovaniemi. La casa di Babbo Natale". Sandro Sanasi è un "nome" nel settore motoristico. Trascorsi in Aprilia e poi la creazione di un marchio, il Team Skizzato. "In più sono un collezionista, posseggo un museo personale di 40 mezzi. Una passione che mi accompagna dall’infanzia, dai sette anni di età". Partenza da Firenze sabato 1 giugno, per coprire la distanza in un arco di tempo compreso fra i tredici e i diciassette giorni. "Ho già fissato il viaggio di ritorno in aereo – spiega Sanasi – con l’intento di darmi un obiettivo". Attrezzature? "Sacco a pelo termico, tenda a tre strati. Occorre tenere conto dei fattori climatici: ci metteremo in marcia con l’abbigliamento estivo, ma lassù sarà pieno inverno". Perché in Vespa? "Per il senso di liberà che è capace di offrire. Procedere in sella a 70 orari, equivale a scoprire colori, sapori, sensazioni. Qualcosa di analogo? Sì, nel 2019, per raggiungere Barcellona". Ringraziamenti? "Ad aziende che forniscono il loro apporto: StarCar Auto, Bardahl, Fuorigiri, Seven Life Palestra. EV8 Style".

Paolo Bartalini