Rubano nella mensa dell'asilo nido, sospese le cuoche

Il provvedimento adottato dopo la richiesta di rinvio a giudizio

Polizia municipale

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Siena, 15 marzo 2018 - E' arrivata la sospensione dal servizio per le due cuoche del Comune di Siena sorprese a rubare alimenti e materiale usato nelle cucine di un asilo nido e accusate di peculato continuato.

Una vicenda scoperta grazue al sistema di controllo interno dell’amministrazione comunale, con la Direzione servizi del Comune che ha avviato l’indagine, portata avanti poi dalla polizia giudiziaria dei vigili urbani e approdata infine alla Procura della Repubblica, che in data 7 marzo (notificata al Comune di Siena l’8) ha fatto richiesta di rinvio a guidizio per le due dipendenti comunali, M.M.L. e R.S., entrambe di Siena.

Proprio in seguito alla richiesta di rinvio a giuidizio, il Comune, che in un primo momento aveva aperto un provvedimento disciplinare – nello specifico rimuovendo le cuoche dalla struttura e dividendole fra loro – ha provveduto ora a sospenderle dal servizio, a partire da lunedì scorso.

Sospensione che andrà avanti fino alla fine del procedimento penale. Ripercorrendo la vicenda, le due cuoche sono appunto dipendenti del Comune, a tempo indeterminato, in servizio in un nido comunale, le sole strutture scolastiche che hanno cucina interne e personale dedicato, visto che il resto delle scuole (materne e primarie) utilizzano invece la mensa centrale gestita da Asp. Il tutto partì da alcune segnalazioni che riferivano della possibilità che da una cucina di un nido appunto sparisse del materiale, da prodotti alimentari da cucinare a pietanze già pronte.

Era stata così la direzione dei servizi del Comune a scrivere alla sezione di polizia giudiziaria dei vigili urbani, chiedendo accertamenti. Vigili urbani che hanno iniziato a seguire i movimenti in quella cucina e di quelle due donne, che entravano con la sola borsetta la mattina al lavoro e ne uscivano con buste, tipo quelle della spesa. Vigili che avevano poi anche verificato le richieste di fornitura di alimenti fatte alla mensa centrale con il numero di porzioni cucinate quotidianamente: una corrispondenza evidentemente risultata non congrua, ovvero con ordinazioni superiori al fabbisogno.

Il passo successivo è stato l’autorizzazione da parte del magistrato ad installare telecamere nella cucina del nido: telecamere che per un mese hanno immortalato le due, che in modo sistematico prendevano alimenti per fini personali – secondo l’accusa e pur sempre anche piccole quantità –, andando a confermare i sospetti. Una delle due inoltre un giorno era stata fermata all’uscita dal lavoro dai vigili in borghese per una perquisizione personale, da cui era risultato, celato nella borsa, un polpettone cucinato in giornata nella mensa del nido. E nella casa della cuoca erano state poi trovate altre derrate alimentari e materiale da cucina, come vaschette da forno e stagnola di provenienza dai locali dell’asilo.

Una storia delicata e amara. A far scattare il comportamento illecito sarà stata la necessità di aiutare il menage o le risorse familiari? Questo è ancora da accertare e purtroppo si farà in un’aula di tribunale. Intanto la certezza è che le due cuoche sono state fermate dal Comune, sospese dal servizio in attesa di giudizio e della verità.