Crolla il mercato degli affitti per la didattica a distanza

L’inizio del nuovo anno accademico aveva acceso le speranze delle agenzie "Ora gli studenti lasciano le stanze o trattano con i proprietari sui costi"

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Didattica a distanza anche all’Università e così sono sempre più gli studenti che lasciano camere o case in affitto in città. Una fuga che fa tremare il settore immobiliare e, soprattutto, i molti proprietari di appartamenti che a Siena affittano camere a studenti universitari. Un forte arresto per il mercato era già arrivato a primavera con la chiusura degli atenei, anche se poi l’inizio del nuovo anno accademico, con il ritorno della didattica in aula, aveva fatto ben sperare.

Con l’arrivo del nuovo decreto però anche a Siena le lezioni sono tornate a distanza e così gli studenti possono seguire la didattica anche dalla propria città. Siena si svuota così dei tanti studenti fuori sede che vivono la città. "Inizialmente le lezioni si svolgevano sia a distanza che in presenza, così il settore stava ripartendo, anche se in giro si poteva vedere una forte diminuzione degli studenti rispetto agli scorsi anni – afferma l’agente immobiliare Luca Virgili -. Adesso, con il ritorno alla didattica a distanza, alcuni studenti stanno lasciando le stanze, altri stanno aspettando per capire quello che succederà nei prossimi mesi. C’è molta indecisione. Dipende anche dal percorso di studi, da laboratori o tirocini".

Una situazione di incertezza che accomuna anche gli universitari, che non sapendo quale sarà la situazione futura, cercano anche di trovare degli accordi con i proprietari degli appartamenti. "Alcuni studenti decidono di tornare a casa fino al prossimo anni per poi cercare qualcos’altro quando riprenderanno le lezioni del secondo semestre, altri preferiscono tenere l’appartamento che hanno, chiedendo magari ai proprietari una riduzione dell’affitto - commenta Rossana Lo Faso dell’Immobiliare Il Corso -. Era comunque una situazione prevedibile dato il momento che stiamo vivendo".

Il picco delle disdette per gli addetti ai lavori potrebbe arrivare all’inizio del prossimo mese, se la situazione non darà segnali di miglioramento. "Il futuro è incerto, non si sa cosa succederà per cui molti studenti preferiscono tornare a casa – afferma Luca Signorini dell’Agenzia Immobiliare Signorini-. Il picco delle disdette molto probabilmente ci sarà a dicembre, se non ci saranno cambiamenti sulle modalità di svolgimento degli esami della sessione invernale. Così una probabile crescita potrebbe tornare soltanto con l’inizio del secondo semestre". Dato il forte momento di crisi non sono soltanto gli studenti a lasciare il centro storico. "Alcune camere vengono affittate anche a lavoratori, che spesso provengono da zone limitrofe e utilizzano la casa in città perché lavorano a Siena. Molti lavorano in settori che al momento sono fermi, come la ristorazione, per cui chiaramente stanno lasciando gli appartamenti".

Veronica Costa