"Il Covid frena la libido. E la coppia va in crisi"

La sessuologa Roberta Rossi al Festival della Salute: "Difficile gestire la convivenza forzata L’amore è frenato dalla paura"

La sessuologa Roberta Rossi intervistata al Festival della Salute

La sessuologa Roberta Rossi intervistata al Festival della Salute

Siena, 14 novembre 2020 -  Il Covid ‘raffredda’ gli entusiasmi e riduce la libido. La paura di ammalarsi, l’ansia per il futuro incerto, la mancanza di vita sociale, non facilitano i rapporti a due e fanno calare il desiderio. Il Covid dunque spegne anche il desiderio: a rivelarlo è la professoressa Roberta Rossi, presidente nazionale della Federazione nazionale di sessuologia, intervenuta al Festival della salute. "L’amore ai tempi del Covid ha perso entusiasmo – ha detto la sessuologa nel corso di un’intervista della maratona web -. Non credo ci sarà il baby-boom come molti avevano previsto con l’obbligo di stare in casa per il lockdown. Quando non siamo tranquilli ne risente anche la sfera sessuale, nella situazione specifica poi, con lo stato d’animo turbato dall’incertezza, in pochi se la sentono di mettere al mondo un figlio. Forse l’aumento delle nascite ci sarà quando si tornerà alla normalità dopo aver sconfitto il virus".  

Dunque il ritorno in casa, ormai alle porte, sembra non riavvicinare la coppia, che condivide lo spazio ma non l’umore. "La convivenza h24 – dice la dottoressa Rossi - se per alcune coppie è stata la riscoperta dello stare insieme, ha rinforzato l’intimità e la vicinanza, per molti altri è invece risultata difficile. Abituati a condividere solo poche ore al giorno, si sono ritrovati a passare insieme l’intera giornata, a dividersi gli spazi di casa, spesso anche con i figli e con tutti iproblemi del caso. La difficoltà della convivenza forzata, la mancanza di rapporti sociali e le preoccupazioni hanno acuito situazioni di tensione e la scintilla del desiderio si è spenta". E la sessuologa rivela anche che a risentirne di più sarebbero giovani e single: "Il bacio, la vicinanza, il contatto fisico sono per eccellenza a rischio contagio, quindi chi non ha una relazione fissa non più rischiare di ammalarsi per iniziare una storia d’amore. Pensiamo ai ragazzi alla loro prima esperienza di innamoramento. Non potendo incontrare i loro coetanei hanno perso un momento importante della loro vita".