REDAZIONE SIENA

«Trasformiano il corso sul cavallo in una materia di studio»

Il preside dell'Istituto 'Ricasoli': "Lavoreremo con la Regione Toscana e con il Comune affinché non sia una tantum ma diventi materia di studio»

Massimiliano Ermini con il preside Tiziano Neri (Foto Di Pietro)

Siena, 28 aprile 2019 - «Lavoreremo con la Regione Toscana e con il Comune affinché il corso sulla cultura del cavallo non sia una tantum ma diventi qualcosa di stabile». E’ l’obiettivo ambizioso che l’Associazione proprietari e allenatori di cavalli da Palio persegue insieme a Tiziano Neri, preside dell’Istituto agrario ‘Ricasoli’. «Un progetto ricco e dal notevole spessore tecnico e didattico che ha suscitato l’interesse degli studenti», lo descrive il dirigente scolastico. Che parla di risultati interessanti «tanto da spingerci ad andare avanti affinché abbia uno sviluppo curricolare specifico; un titolo del resto già previsto dal sistema di istruzione tecnica e professionale che riguarda la cura del cavallo».

«Creare cultura, investimento e qualità sono i nostri obiettivi puntando a fare in modo che Siena diventi la città del cavallo. Occorre a tale scopo studio, serio e approfondito. Cosa meglio di un corso dedicato, in sinergia con l’istituto ‘Ricasoli’ di Siena?», sottolinea il presidente dell’Associazione dei proprietari Massimiliano Ermini. Sono stati i ragazzi che hanno seguito le lezioni a sottolineare che, «pur essendo senesi e contradaioli, hanno scoperto tante cose che non conoscevano». C’è bisogno di seminare. «La dimostrazione che qualcosa dato per scontato non lo è poi così tanto. Di più. A qualche giovane si è accesa anche la lampadina. C’è chi mi ha confidato che in futuro vorrebbe lavorare con il cavallo, trasformarlo in una professione», conclude Ermini. Cinque i gruppi di studenti che hanno presentato ieri alle Volte di Vico Bello filmati e schede sul lavoro svolto. C’è chi si è soffermato sulla storia della Festa, chi ha raccontato la visita alla scuderia Fioravanti, altri quella dal ‘dottor Sanna’, così hanno definito il fantino Brigante. «Ogni incontro è stata una scoperta di cose interessanti», ha sottolineato uno dei 56 studenti coinvolti nel progetto che hanno ricevuto l’attestato di partecipazione. «Speriamo di poter ripetere l’esperienza», ha auspicato uno di loro. «Ci auguriamo che questa iniziativa diventi strutturale – ha sottolineato il vice sindaco Andrea Corsi –, arricchendo l’offerta formativa della città. Quello a cui abbiamo assistito è l’esempio di come passione e determinazione possano trasformarsi in professione. Cosa che impegna gli amministratori a lavorare per creare le condizioni affinché il sogno di molti giovani possa concretizzarsi».

Laura Valdesi