Spopola su instagram e nei talent. Divide il pubblico su Tik Tok ma raccoglie milioni di visualizzazioni e di like. Un trampolino di lancio per i giovanissimi che provano a tuffarsi nel mondo dello spettacolo. E’ la musica del momento, prediletta dalla Generazione Z. Che adora Sfera Ebbasta e Ghali, il ritmo di Geolier. Sei vuoi diventare famoso è questa la strada da seguire. Il sogno di tanti adolescenti. Volevano ritagliarsi uno spazio di visibilità anche i ragazzi che si sono trovati circondati dai carabinieri di Poggibonsi perché uno di loro impugnava una pistola. La segnalazione era giusta ma l’arma giocattolo. Aveva il tappo rosso. E’ finita con l’identificazione del gruppo di aspiranti trapper e con un sorriso da parte dei militari. In fondo anche tanti di loro sono genitori e conoscono le tendenze dei giovanissimi. Non erano malviventi ma ragazzi che inseguivano un sogno.
Di questi tempi, però, le forze dell’ordine non possono lasciare nulla al caso. La zona scelta per le riprese centralissima e particolare, il posteggio multipiano accanto alla stazione ferroviaria di Poggibonsi. Proprio all’ultimo livello, dove c’è meno giro di macchine. I carabinieri quella sera, era sabato 26 ottobre, stavano svolgendo un servizio straordinario di controllo per prevenire i furti e i reati contro il patrimonio che in questo periodo sono in salita, voluto dal comandante Emanuele Fazzi. Erano in tanti fuori a vigilare, cinque macchine e una decina di militari dell’Arma. Facile immaginare, quando è giunta la segnalazione di un ragazzo che impugnava una pistola, la reazione. Convergere tutti al parcheggio, questa la parola d’ordine.
Il gruppo che aveva scelto come set il multipiano della stazione ignaro dell’allarme provocato. I fari delle auto che illuminavano il palcoscenico individuato per raccogliere like e condivisioni, una volta assemblato il video trap. Era arrivato appositamente da Livorno un componente del gruppo che si occupava appunto delle riprese. Con lui una decina di ragazzi, tutti poco più che maggiorenni, residenti in Valdelsa.
Erano le 19,30 quando è scattata la segnalazione di quella presenza a dir poco insolita. Preoccupante: un ragazzo con la pistola. Una sparatoria? Un regolamento di conti fra giovanissimi? Ci poteva stare tutto. Così i carabinieri hanno deciso di visionare subito le telecamere di videosorveglianza che garantiscono la sicurezza nel parcheggio. Poi quattro pattuglie hanno raggiunto in contemporanea l’ultimo livello. Il set, appunto. Stupore. Incredulità. Un pizzico di apprensione. Il timore di aver fatto qualcosa di male pur coscienti di lavorare soltanto ad un video. Un mix di sentimenti ha percorso il gruppetto. C’è voluto poco per far rientrare i timori: la pistola aveva il tappo rosso. Era finta. Non avrebbe mai potuto fare del male. Un falso allarme, dunque. Sono stati identificati, poi se ne sono andati. Magari il loro lavoro creativo lo termineranno in un altro palcoscenico.
Quanto ai carabinieri hanno ripreso i controlli che hanno permesso di fare verifiche su 50 macchine e ben 103 persone.
Laura Valdesi