"Contratto per la ristorazione collettiva". Il presidio di lavoratori e sindacati

Manifestazione sotto la Prefettura per chiedere la tutela degli addetti

"Contratto per la ristorazione collettiva". Il presidio di lavoratori e sindacati

"Contratto per la ristorazione collettiva". Il presidio di lavoratori e sindacati

Ha portato all’incontro con il viceprefetto Amalfitano il presidio di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, nel giorno dello sciopero nazionale dei lavoratori della ristorazione collettiva dipendenti delle aziende aderenti ad Anir e Angem, associazioni di categoria che hanno diffidato le parti dal prendere determinazioni. Sul tavolo, il rinnovo del contratto nazionale della ristorazione collettiva, discusso ieri a Roma e fermo al 2021, per il quale le associazioni datoriali hanno chiesto il rinvio al 2026. "In provincia di Siena abbiamo circa 200 lavoratori interessati dal rinnovo – ha aggiunto il segretario Filcams Cgil, Samuele Bernardini – a cui non viene garantito niente né in termini di salario, né di sicurezza. Il contratto del commercio che si è chiuso circa un mese e mezzo fa ha portato a un aumento al quarto livello di 240 euro, ci attestiamo su quella cifra". "Abbiamo presentato le ragioni dello sciopero per cui tanti lavoratori sono qui con noi – ha spiegato Marco Brogi, segretario Fisascat Cisl –. È ingiusto che due associazioni datoriali boicottino un tavolo nazionale per negare il rinnovo di un contratto già scaduto. Vogliamo un contratto in vigore e una paga adeguata al costo della vita".