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Contratto integrativo dipendenti. Il Comune nel mirino della protesta

In piazza Cavour la mobilitazione con striscioni di Cgil, Fp Cgil e Fiom. Botta e risposta con il sindaco

Contratto integrativo dipendenti. Il Comune nel mirino della protesta

Arrivano a gruppi in piazza Cavour per il presidio "in solidarietà con la protesta dei dipendenti dell’ente contro la firma dell’amministrazione comunale di un contratto integrativo con un’unica sigla". Sistemano gli striscioni: non solo Cgil e Fp Cgil, promotori della protesta. Anche Fiom, perché ieri scioperavano per due ore pure i lavoratori della Fantacci Industrie, in seguito alla disdetta della contrattazione di secondo livello da parte dell’azienda. "In democrazia è la maggioranza che decide: ovunque, tranne che al Comune di Poggibonsi", attaccano le sigle sindacali, riferendosi "alla firma degli accordi con la sigla minoritaria". Non si sottrae al confronto il primo cittadino. E la discussione si accende: "La Cgil mi fa parlare?", chiede Bussagli. Sul momento, la risposta è no: "Ci sono i tavoli, non la piazza". Poi il via: "Sono un iscritto alla Cgil. I lavoratori sono tutelati, i dipendenti del Comune sono al lavoro", afferma Bussagli. A stretto giro la replica: "Alla Cgil servono valori e regole democratiche, non si decide sulla testa di alcuno", ribattono gli esponenti Cgil. Tra loro il segretario provinciale Fabio Seggiani, la segretaria provinciale di Fiom Daniela Miniero, Cesare De Sanctis, coordinatore Cgil Valdelsa, la segretaria provinciale Fp Cgil Lucia Barbi. Nessuno è risparmiato dalle contestazioni: il sindaco, la Cisl, i cronisti presenti. Bussagli torna sul tema base: "Abbiamo rispettato la democrazia, che significa riconoscere il valore delle rappresentanze sindacali, raccogliere le proposte, cercare una sintesi. Significa assumersi la responsabilità delle scelte. La firma del contratto decentrato è giunta al termine di una trattativa di sette mesi, con incontri iniziati in aprile con il coinvolgimento di tutti i soggetti sindacali che hanno firmato il Ccnl e della Rsu aziendale. La piattaforma è stata discussa e, grazie alla contrattazione, modificata per accogliere alcune proposte". Un quadro che non convince gli organizzatori del presidio, che ipotizzano anche uno sciopero: "Abbiamo chiesto una redistribuzione più equa delle risorse. Invece qui ‘pochi decidono per tanti’: inaccettabile". Gina Tanzini della Rsu Cgil: "Ci siamo sentiti non valorizzati. Ma se i servizi vanno bene, è perché ci sono persone che lavorano". Rifondazione comunista di Poggibonsi esprime solidarietà alla protesta "contro una misura che peggiora le condizioni economiche dei lavoratori del Comune, viola la normativa sulla rappresentanza e promuove un sentimento di disaffezione verso l’Istituzione di una larga fetta del personale. Ci auguriamo che il partito di governo renda concreta la parola democratico e si adoperi per la revisione di questo accordo".

Paolo Bartalini