Commissione caso Rossi Voto in aula forse domani

Inchiesta ma solo per 18 mesi: Tognazzi ribatte sui social alla proposta del Pd

"Non si ricomincia da zero ma da dove si era interrotto il lavoro", ha annunciato Elisabetta Gardini, deputato di Fratelli d’Italia intervenendo lunedì alla Camera durante il dibattito per l’istituzione di una nuova commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte di David Rossi. Se, con forte probabilità domani, arriverà l’ok i componenti avranno infatti a disposizione tutto il materiale raccolto, in particolare la super perizia che si era soffermata su molteplici aspetti della vicenda, evidenziando che la dinamica della caduta del manager fosse "riferibile ad un gesto anticonservativo in cui Rossi, cosciente si tiene penzoloni fuori dalla finestra, aggrappato alla barra di protezione con entrambe le mani e la punta dei piedi e le ginocchia poggiate verso il muro". Ma la relazione finale stilata dalla prima commissione d’inchiesta lasciava aperte una serie di strade su cui, queste le parole dell’allora presidente Pierantonio Zanettin, "resta da investigare". A cominciare dal file cancellato relativo alla telecamera che inquadra l’uscita di due persone dal Monte poche ore dopo il fatto, lato piazza dell’Abbadia. E che è stato recuperato.

"Non partiamo da zero, ma da un lavoro importante fatto nella scorsa legislatura. Presenteremo un emendamento: secondo noi si deve cercare di finalizzare in 18 mesi i lavori necessari per arrivare alla conclusione", la proposta del deputato del Pd Andrea Casu intervenuto nel corso della discussione, in aula alla Camera. "La Commissione si muove dal lavoro già fatto, è dovere di tutti noi concentrare gli sforzi e le energie e garantire, per il rispetto che dobbiamo alla famiglia e alla comunità senese, che nell’arco temporale di 18 mesi questi lavori giungano alla conclusione", ha spiegato. Non è mancata la replica a distanza, affidata ai social, della moglie di David Rossi, Antonella Tognazzi: "Non è sostenere la famiglia il limitare il processo di verità ma è solo replicare la velocità con cui si è tentato di chiudere da subito tutta la vicenda".

"È necessario che la commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di David Rossi, voluta fortemente dalla Lega, prosegua il suo corso anche in questa legislatura. Non possiamo disperdere un lavoro prezioso da cui sono emersi documenti, perizie e testimonianze che possono aiutare a far luce su una vicenda che ha ancora troppe ombre. La richiesta del Pd di mettere un termine di 18 mesi alla durata della Commissione, per noi è inaccettabile. Sarebbe una mancanza di rispetto nei confronti dei familiari di Rossi che vogliono sapere la verità", era intervenuta a caldo la deputata della Lega Tiziana Nisini, capogruppo in commissione Lavoro. Sulla stessa linea la collega Laura Cavandoli, relatrice in commissione, decisa ad andare "fino in fondo, questa volta. C’è tanta attività da fare per scoprire la verità – ha detto – ma soprattutto per capire se qualcosa non ha funzionato o se la vicenda è stata ricostruita in maniera distorta rispetto a come sono andate davvero le cose".

Laura Valdes