REDAZIONE SIENA

Commercianti picchiati dal polacco Presentata la denuncia all’Arma

Trenta giorni di prognosi per l’uomo e 10 per la sua compagna. Nessuno li ha aiutati

E’ stata presentata l’ennesima denuncia contro Saluk Mancin, il 40enne polacco che da anni terrorizza i cittadini di Abbadia e non solo di questo paese. L’hanno depositata i gestori dell’osteria "La Confusa", feriti dal pluricondannato che voleva da bere e non gli è stato dato perché in evidente stato di ebrezza. Saluk ha aggredito il proprietario del locale – per lui 30 giorni di prognosi – e la sua compagna 10. Il fatto è accaduto, in pieno centro, lunedì verso le 22. Sul posto sono arrivati diversi carabinieri perché ormai gli stessi uomini dell’Arma sanno che il polacco non rispetta neppure i pubblici ufficiali. Che, dopo una prima ricostruzione dell’accaduto hanno cercato il protagonista. E Saluk Mancin è stato trovato. Era nei pressi di piazza XX settembre. E si è nascosto tanto quanto è stato sufficiente per evitare l’arrresto per trascorsa flagranza di reato. E nella stessa notte di lunedì il polacco, dopo aver pestato i due gestori dell’osteria, è stato rivisto per le strade del paese. I cittadini sono inferociti. Ma anche terrorizzati. Basti dire che l’aggressione è avvenuta davanti a decine di persone. Nessuno è intervenuto per aiutare, nessuno si è presentato dai carabinieri per testimoniare il fatto. La gente ha paura, teme le rappresaglie. Il polacco è libero. Il sindaco Fabrizio Tondi chiede da anni che venga allontanato non dall’Amiata ma dall’Italia. Su di lui pesano già dei decreti di espulsione. Che sarebbero frenati, se non addirittura bloccati, dal fatto che la Costituzione assicura a tutti il diritto ad un "giusto processo". Una sorta di "salvacondotto" che solo la volontà politico-amministravia-giudiziaria può azzerare.

Massimo Cherubini