
Un progetto per una clinica medica privata con ambulatori, laboratori e attrezzature per la diagnostica per immagini. E’ questo il futuro che si prospetta per il palazzo ex Telecom con tre ingressi divisi fra viale Don Minzoni e via Nino Bixio pochi metri fuori da Porta Camollia. L’immobile che dopo Telecom è passato in mano a una società privata è vuoto almeno dal 2016 quando gli ultimi uffici sono stati trasferiti. Sul palazzo ha messo gli occhi un gruppo di circa 90 professionisti della sanità, fra medici di medicina generale e specialisti che sta studiando un’operazione immobiliare per sbarcare alle porte del centro con una nuova flotta di ambulatori privati.
Il gruppo, nelle prossime settimane, potrebbe costituirsi in società e dare il via all’operazione che prevede la comproprietà dell’immobile da parte di ognuno dei professionisti. Il modello sarebbe quello già esistente a Colle Val D’Elsa e inaugurato a dicembre 2020 a poca distanza dal centro de ‘La Fabbrichina’. L’affare è anche al centro di una delle 17 varianti in questo momento sul tavolo dei tecnici di Palazzo Pubblico. L’operazione infatti prevedrebbe un aumento dei volumi con un raddoppio dei circa 1.200 metri quadrati dell’immobile tramite la costruzione di un secondo piano della struttura. L’operazione sulla carta supera complessivamente i 4 milioni di euro di cui un milione e mezzo almeno necessario per rilevare la struttura. Ma non finisce qui.
Il progetto di recupero potrebbe andare a braccetto, in futuro, con un’idea che, al momento, resta nel libro dei sogni del Comune. Ma che in Giunta, sta trovando terreno fertile. L’idea è ambiziosa e andrebbe a braccetto con il recupero del palazzo ex Telecom e della sua area di parcheggio che affaccia su viale Don Minzoni.
In linea d’aria il parcheggio si trova proprio davanti a Porta Campansi: ‘arrampicata’ sul terrapieno delle mura, venne chiusa nella prima metà del 1500 e oggi si trova murata, ma ancora visibile nel tratto di fortificazione che va da Camollia alla barriera di San Lorenzo. Sfruttando parte dell’area di parcheggio dell’immobile, il progetto che ancora resta soltanto un’idea, prevedrebbe di realizzare una risalita pubblica che dal piazzale dell’immobile si arrampichi fino all’antica porta che verrebbe così riaperta, tornando ai senesi dopo centinaia di anni. Ma, soprattutto, aprendo un nuovo passaggio per l’entrata e uscita dalla città. Il modello a cui ispirarsi sarebbe quello già messo in pratica per la risalita in via di Pescaia con una torretta che porti a livello delle mura la passerella. Il passaggio qui si infilerebbe attraverso la porta sbucando al Campansi dove oggi ci sono i locali di una lavanderia. Se questo progetto resta ancora in embrione, il futuro del palazzo ex Telecom invece sembra tracciato.
Claudio Capanni