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Claudia Bonfio e Giovanni Batignani: giovani senesi premiati dall'European Research Council

Claudia Bonfio e Giovanni Batignani, due giovani ricercatori senesi, vincono il finanziamento ERC per i loro progetti innovativi.

Claudia Bonfio, ricercatrice in biochimica

Claudia Bonfio, ricercatrice in biochimica

Tutti ricordano i propri ‘colpi di fulmine’ del liceo, pochi direbbero di averli avuti nei confronti di una materia di studio. È invece proprio il caso di Claudia Bonfio, biochimica, e Giovanni Batignani, fisico sperimentale, giovani senesi classe 1989, risultati fra i 494 vincitori selezionati dall’European research council per i propri progetti di ricerca.

Quest’anno, a fronte di 3474 candidature presentate per tutti gli ambiti di ricerca, sono stati 494 i progetti selezionati in tutta Europa e finanziati per circa 1,5 milioni di euro cadauno. Dei vincitori, 61 sono italiani.

"È interessante che due persone della stessa città, dello stesso anno, che hanno frequentato gli stessi banchi del Piccolomini, abbiano vinto questo progetto – ha commentato Batignani -. Per me la fisica è stato un colpo di fulmine al liceo. Appena iniziato a studiare mi sono appassionato, anche se studiavo solo meccanica e termodinamica. Ho deciso subito che quella sarebbe stata la mia strada".

Giovanni ha studiato fisica prima all’Università di Siena, e poi all’università La Sapienza di Roma, dove ha conseguito la magistrale. All’Aquila ha ottenuto un dottorato di ricerca in Scienze fisiche e chimiche, focalizzando i suoi interessi sull’ottica nonlineare e sulla fisica-chimica ultraveloce. Tornato a Roma, lavora a La Sapienza come ricercatore.

"Io studio fisica della materia, sono un fisico sperimentale – ha spiegato Batignani -, quindi realizzo esperimenti tramite utilizzo della radiazione laser per studiare alcune proprietà della materia che coinvolgono processi fisici e chimici ultraveloci. Cerco di capire i meccanismi microscopici alla base del funzionamento di processi fotoindotti".

All’estremamente piccolo si rivolgono anche le ricerche di Claudia Bonfio, anche lei innamoratasi della chimica già da quando percorreva i corridoi del Piccolomini. "Mi sono sempre piaciute le materie scientifiche quindi una volta finito il classico ho fatto chimica – ha raccontato Bonfio -. Forse fra le materie scientifiche è una di quelle in cui si lavora di più in gruppo, in laboratorio, mi è sempre piaciuto questo aspetto".

Dopo la laurea in Chimica a Siena e la magistrale a Padova, Claudia ha conseguito il dottorato di ricerca in Scienze biomolecolari all’Università di Trento, lavorando sull’origine delle prime proteine emerse sul nostro pianeta. Ha iniziato la sua carriera di ricercatrice indipendente all’Università di Strasburgo nel 2021, adesso lavora a Cambridge nel 2024 come professore associato in Biochimica.

"Io mi sono sempre occupata di ricerca sulle origini della vita, cioè di come la prima cellula può essersi formata sul nostro pianeta, in particolare nel nostro progetto studiamo le membrane cellulari – ha spiegato Bonfio -. Un tipo di ricerca che può avere risvolti non solo perché ci permette di capire i meccanismi alla base del nostro organismo a fini biomedici e bioingegneristici, ma anche da un punto di vista più curioso potrebbe aiutarci a capire se per esempio è presente la vita su qualche altro pianeta".