Siena, 13 giugno 2024 – «Un fiore all’occhiello che valorizziamo, giorno dopo giorno. Tanti i turisti che vengono a visitare il nostro museo. A breve vareremo anche un progetto per gli ipovedenti, che è già stato approvato. Cosa che ci inorgoglisce», spiega il priore della Civetta Marco Ricci mentre nelle sale ci sono già diversi visitatori. «Verranno applicati dei pannelli touch per gli ipovedenti che consentono loro di orientarsi subito – aggiunge a quest’ultimo riguardo l’onorando –, saranno svolti anche corsi di formazione per le nostre guide».
Prima festa titolare da priore per Ricci: quale è lo stato d’animo?
«L’affrontiamo con emozione perché, al di là del Palio, è il momento clou dell’annata. Inutile negare poi che quando vince l’avversaria non è mai piacevole, però il popolo della Civetta si sta ritrovando. Abbiamo avuto la fortuna di uscire due volte a sorte, assorbendo la squalifica, seppure non in modo indolore. In questa fase registro grande euforia per il Giro di domenica e per i due Palii. C’è tanta voglia di rivalsa».
Desiderio di rifarsi.
«Tantissimo. Se avessimo potuto correre il giorno dopo la vittoria della rivale l’avremmo fatto. Ora risiamo in Piazza, faremo vedere che la Civetta si dà da fare. Siamo rimasti un attimo dietro le quinte ma ci saremo e ci vedranno senz’altro».
Dietro le quinte sicuramente ma la dirigenza è sempre stata al pezzo durante questa stagione.
«E’ difficile parlare quando sai di avere di fronte, magari, un paio di anni di squalifica. Lo staff ha svolto un grosso lavoro e, da quando siamo usciti a sorte, ancora di più. Siamo sul pezzo».
Quindi festa titolare e subito il Palio a ruota.
«E speriamo di continuare anche dopo il 2 luglio».
Torniamo un passo indietro: come intende Ricci la rivalità con il Leocorno?
«Ho un ottimo rapporto con il priore di Pantaneto, ci conosciamo da piccoli. Quando ero presidente di Società mi è capitato di essere ospite a cena da loro sentendomi a casa per la’accoglienza. Chiaro che la rivalità esiste da molti anni ma non deve sfociare in cose che non si possono fare. Lo devono comprendere i giovani come gli adulti. Anche l’altra sera al ’Dudo’ c’era la partita Civetta-Leocorno, in campo non è successo nulla di nulla. In Piazza ognuno farà il suo, ci ostacoleremo, ci ostacoleranno, questo non so dirlo. Però da parte della nostra dirigenza massimo rispetto per il Leocorno come quest’ultimo ce l’ha per la Civetta. Soprattutto rispetto per i tempi che sono cambiati, lo ripeto continuamente ai giovani. Ci sono i social, alzi un dito e vieni immortalato, magari rovinandoti il futuro. In vista del Palio, sono pronto a mettere la mano sul fuoco, non accadrà nulla. Il messaggio che diffondiamo sarà recepito».
Torniamo alla Festa titolare: tanti appuntamenti nel rione.
«Ieri sera la commemorazione dei caduti nella Grande guerra in occasione dei 100 anni dalla posa del monumento, poi c’è il cenino del tegamino in forma un po’ rivisitata. Domani (oggi, ndr) un po’ di giochi nel Castellare con la cena che cade con la semifinale del ’Dudo Casini’. Ci organizzeremo per consentire a chi vuole di andare ad assistere, vedremo di accontentare tutti. I ragazzi hanno fatto tanto, giusto incitarli ed esserci anche se la festa titolare è un momento speciale. Verrà inoltre presentato, alle 18,45, tornando agli eventi, il bel libro di Jacopo Bruttini che arricchisce un po’ il nostro territorio».
Sabato il battesimo contradaiolo.
«Tanti bambini e non alla fontanina. Ci ha fatto immenso piacere, saremo circa un quarantina. Un grande numero tanto che l’abbiamo anticipato un po’. A seguire il giro di ricognizione dei confini che combacia con il Graduation day dell’Università ma ci siamo organizzati anche con l’ateneo».