Cinquecento bimbi ’In cammino per la pace’

Corteo da San Domenico a San Francesco con tappa nella Basilica di Provenzano. L’arcivescovo: "Il nostro appello per fermare la guerra"

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Canti, balli, striscioni colorati e fiori di carta per fermare la guerra. Dopo due anni di stop forzato dovuto alla pandemia è tornata l’iniziativa ’In cammino per la pace’, la quarta edizione dell’evento nato dalla collaborazione tra l’Azione Cattolica Ragazzi, l’Agesci, il Movimento Giovanile Salesiano e quest’anno anche dall’Unitalsi; con loro la Diocesi rappresentata dal Servizio per la Pastorale dell’Infanzia e dell’Iniziazione Cristiana, dal Servizio per la Pastorale Familiare, dal Servizio per la cooperazione missionaria tra le Chiese e dal Servizio per l’ecumenismo ed il dialogo interreligioso. Oltre 500 tra bambini e ragazzi, provenienti da tutte le parrocchie della Diocesi, si sono riuniti ieri pomeriggio davanti alla Basilica di San Domenico, camminando e cantando attraverso il centro storico fino a San Francesco, per portare una voce di pace tra le vie della città.

Il corteo, al quale hanno partecipato anche genitori ed educatori, ha visto la presenza dell’arcivescovo Augusto Paolo Lojudice, che ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa: "Eleviamo al cielo un grido che speriamo venga ascoltato anche in terra, per implorare il dono della pace – ha detto –. Chiediamo di fermare bombe e mitragliatrici". E ancora: "Noi non possiamo andare materialmente nei luoghi dove infuariano le battaglie – ha aggiunto – ma non ci arrendiamo, per questo continuiamo a gridare, nella speranza che chi di dovere accolga il nostro messaggio per il bene di tutta l’umanità".

In questa prospettiva si inserisce la tappa fatta dai bambini nella Collegiata di Santa Maria in Provenzano: all’interno erano state collocate delle ceste in cui i partecipanti all’evento hanno potuto lasciare il fiore per la pace per affidarlo a Maria Regina della Pace.

La novità di questa edizione consisteva infatti nella traccia anticipatamente inviata alle parrocchie, contenente delle riflessioni da svolgere in gruppo e nelle proprie famiglie. Il tema scelto quest’anno è stato “semina la pace”, per aiutare ogni ragazzo a sentirsi seminatore di pace nella realtà in cui vive.

Cristina Belvedere