
Lorenzo Bernetti, 27 anni
Chiusi, 10 aprile 2020 - E’ un numero speciale per Lorenzo Bernetti il 28. Fortunato. Di quelli da segnare nell’agenda del cuore. Un anno fa la gioia del traguardo raggiunto, la laurea in medicina all’Università di Siena con 110 e lode, più menzione d’onore. Dodici mesi dopo, il 28 marzo scorso, l’ingresso nelle ‘Usca’. Sono le Unità speciali di continuità assistenziale istituite anche dall’Asl Toscana Sud est. Il braccio operativo di medici di famiglia e pediatri: dietro loro indicazione dottore e infermiere dell’Usca monitorano i pazienti Covid o sospetti a domicilio. Di questa task force fa parte Bernetti, 27 anni, di Chiusi. Che è già diventato un piccolo eroe nel suo paese perché ha voluto mettersi in gioco. E lavorare in prima linea. Quale è stata la molla? "Ho fatto il concorso per Medicina generale e avrei dovuto iniziare a marzo. Il mio obiettivo è diventare dottore di famiglia, tanto è vero che ho già iniziato a sperimentare sul campo questa attività facendo sostituzioni. Durante l’abilitazione ho avuto modo di fare una parte del tirocinio con una dottoressa della zona, la mia convinzione ne è uscita rafforzata. L’aspetto relazione e quasi di amicizia che si instaura con il paziente, il rapporto umano: queste le molle". Così appena saputo che formavano le Usca si è mosso. "Attendevo che attivassero quelle della nostra zona per candidarmi. Invece ha fatto prima l’Asl. E’ arrivata la telefonata per sondare la disponibilità. Ho detto subito sì". Neppure un pizzico di paura? "Consapevolezza più che paura. Attualmente, per esempio, in via precauzionale vivo in un appartamento diverso da quello dei miei genitori. Il rischio zero non esiste mai". Il primo giorno di lavoro? "Devi orientarti un attimo ma ero affiancato da un’infermiera esperta che, per così dire, nelle procedure andava con il pilota automatico. Tutto bene". Sensazioni ricavate dalle persone con cui ha interagito? "A volte diamo anche solo indicazioni telefoniche, chiarimenti. Ti ringraziano tantissimo perché sentono la vicinanza. E anche nelle équipe dei vari territori c’è affiatamento e spirito di squadra". Chiusi è orgogliosa di questo cittadino che s’impegna contro il virus. "Ho ricevuto tanti messaggi". © RIPRODUZIONE RISERVATA