
Chiude la più antica moleria di Colle: "Dopo 60 anni non c’è più mercato"
A pochi giorni dalla conclusione del Festival del Cristallo, uno storico artigiano come Iuri Marri, dopo 60 anni, ha deciso di chiudere. Dal 1963 la cristalleria Laica ha operato artigianalmente nella lavorazione del cristallo applicando la tecnica della molatura a mano, secondo una tradizione tramandata da generazioni di maestri vetrai. A darne l’annuncio lo stesso Marri. Laica è da sempre sinonimo di qualità: ogni oggetto acquistato è realizzato in puro cristallo al piombo con oltre il 24% PbO e lavorato a mano.
"La decisione è arrivata ora, ma è da tanto che avevamo intenzione di chiudere la mostra – afferma Marri – A oggi sono rimasto uno dei pochi con dei dipendenti. Il nostro negozio è di circa 500 mq, uno spazio troppo grande per il volume di affari attuale. È, però, inutile giraci intorno: il prodotto non va più. La crisi del settore è dettata dal fatto che la gente cerca altro. Il cristallo non ’buca’ più il mercato, la verità è questa. Personalmente ho anche altre attività e ora sono in pensione, se avessi avuto solo questa forse avrei continuato. Però, la realtà è che non c’è più domanda sul cristallo, inoltre per i costi di produzione e la mano d’opera è difficile avere un mercato. Non vedo un futuro per questo settore".
E ancora: "Siamo nati come moleria, grazie a mio padre Gianfranco. Lui ha fondato l’attività con mia madre e suo fratello – continua l’imprenditore –. Mio padre è stato l’artefice e per questo lo ringrazierò per sempre. Inizialmente lavoravamo per varie cristallerie ed eravamo in Vallibona, poi ci siamo trasferiti a Spugna negli anni ’70. Sostanzialmente siamo sempre stati molatori per la Rcr e colgo l’occasione per fare un grande ringraziamento ai fondatori di quella azienda".
"Negli anni ’90 il prodotto era ancora tagliato a mano e ci siamo trasferiti a San Marziale, dove siamo ora – conclude Marri – Eravamo una delle molerie più grandi, ma al tempo la Rcr aveva bisogno anche di confezionamento e così iniziammo a fare l’inscatolamento. Abbiamo proseguito fino al 2005 e da lì è iniziato un primo declino. Dopo la crisi del 2011, è finito anche il confezionamento e siamo rimasti con la mostra. Da pensare che furono i clienti a chiedercela e fu aperta nel ‘91. Un ringraziamento vorrei farlo anche a tutti i nostri dipendenti, gli operai da noi quando sono stati assunti ci sono andati anche in pensione". Quest’anno sono 60 anni di attività per la Laica, una bella storia del cristallo di Colle, che purtroppo si è conclusa.
Lodovico Andreucci