
di Riccardo Bruni
"Siena è un posto speciale". Per il violinista americano Gil Shaham, che oggi alle 21 si esibirà al Teatro dei Rozzi, tornare alla Micat in Vertice ha un significato particolare, non solo perché vent’anni fa si esibì in occasione dell’ottantesima edizione della stagione musicale della Chigiana, ma anche perché all’accademia musicale senese sono legati i suoi esordi, che portano con sé molti preziosi ricordi personali. "Da giovane musicista ho avuto l’onore e la fortuna di ricevere il sostegno dell’Accademia Musicale Chigiana – racconta – e circa trent’anni fa, uno dei primi riconoscimenti che ho ricevuto, il prestigioso Premio Chigiana, è stato qui. A Siena ho scoperto un posto bellissimo, persone gentilissime che mi sono state di incoraggiamento. Da allora non vedo l’ora di tornare. Mia suocera ha vissuto un anno a Siena, quindi mia moglie e io abbiamo ricordi speciali di questa città. È un posto magico".
Per il suo ritorno ha scelto Bach. "Amo tutto di Bach – spiega – adoro studiarlo, suonarlo, ascoltarlo. Amo il Bach ‘puro’ eseguito all’organo o al violino solo e amo anche il Bach ‘arrangiato’, come sulla marimba o suonato dalle Brass Band. Amo le improvvisazioni jazzistiche basate sulla musica Bach. Amo la musica pop basata su Bach. I brani che eseguirò a Siena, passando dall’oscurità alla luce, dalla mortalità alla trascendenza, ricordano la storia della Passione cristiana". Prima del concerto, alle 20.30 il direttore artistico della Chigiana, Nicola Sani, introdurrà il pubblico con una speciale guida all’ascolto, un momento di avvicinamento alle opere che saranno eseguite e all’artista che le interpreterà.