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Castagno di Molli, il patriarca millenario

Per gli abitanti della frazione di Sovicille quell’albero ha tanti secoli di vita. Il censimento del Corpo Forestale dello Stato

Chissa a quanti di noi, facendo una passeggiata nei nostri fantastici boschi, gli sarà capitato di vedere alberi di grandi dimensioni chiedendosi, anche per sola curiosità; ma quanti anni avrà? Ebbene in Italia già dal 1982 il Corpo Forestale dello stato avviò il primo censimento degli alberi di grandi dimensioni e di notevole interesse chiamati Patriarchi. Da allora il ministero dell’agricoltura e foreste si è fatto carico d’individuare e catalogare su tutto il territorio nazionale piante singole o in gruppi con caratteristiche di particolare rilievo e interesse. La quantità di dati raccolti dai ricercatori coinvolti nel progetto è sorprendente: 22.000 alberi di notevole interesse, di cui 1255 considerati di maggior interesse culturale e ambientale 150 esemplari valutati di eccezionale valore storico o monumentale di cui 65 appartenenti ai taxa tipici della flora italiana.

Tali studi hanno coinvolto il fior fiore dei ricercatori italiani del settore che usando tecniche ormai consolidate ne hanno stabilito con precisione l’età anche ricorrendo alla memoria degli abitanti dei luoghi, e hanno fatto emergere che la specie monumentale più rappresentata nel nostro territorio è la Quercus dei vari generi (roverella, cerro, leccio e sughera) seguita dal genere Fagus (faggio), dal Cupressus sempervirens (cipresso), Olea europea (olivo) e pochi esemplari di Castanea sativa Mill. (castagno).

È evidente che il lavoro di censimento sino ad oggi compiuto non può essere considerato esaustivo o definitivo mentre vi sono esemplari che al momento sono stati solo avvistati. A tal proposito nel nostro territorio vive ed è conosciuto e anche segnalato un grande albero di Castagno dalle dimensioni considerevoli e che gli abitanti più anziani della zona lo riferiscono come un albero millenario. Di questa opinione è anche il professor Elvio Bellini dell’Università di Firenze che è una delle autorità mondiale del settore della Castanicoltura.

Chi si avventura nelle ripide colline scoscese di Molli sopra Tegoia, frazione di Sovicille, potrà apprezzare il grande albero patriarca. Oggi la zona di Molli appare come un eccezionale esempio di bel paesaggio e riserva naturale dove, negli anni prima e soprattutto nel dopo guerra, la popolazione del luogo si sfamava a colazione, pranzo e cena con le castagne e loro derivati.

Quest’albero che Bellini ha chiamato ’Marronetone’ chissà quante castagne avrà prodotto e quali stress e malattie negli anni avrà superato. Oggi si discute molto sul patrimonio genetico delle piante di largo uso alimentare e soprattutto per selezionare piante resistenti alle malattie evitando così l’uso di pesticidi che tanti danni hanno provocato all’ambiente e di riflesso all’uomo. Il ’Marronetone di Molli’ che ha potuto creare un impatto prolungato sull’ambiente, oggi sembra trascurato ma porta con se un patrimonio genetico millenario e andrebbe censito, caratterizzato, recuperato e tutelato. Ci auguriamo che le autorità competenti possano intervenire per la sua salvaguardia e per poter prolungare questa sua vita per altri mille anni.

Mauro Cresti

Claudio Milanesi