Castagnini scende in pista "Tra continuità e innovazione sarò il sindaco del fare"

Il candidato civico sceglie come simbolo il bucchero etrusco, cita San Francesco d’Assisi e si ispira al risolutore di ’Pulp Fiction’. Al suo fianco gli alleati De Mossi e Scaramelli (Iv).

Castagnini scende in pista  "Tra continuità e innovazione  sarò il sindaco del fare"

Castagnini scende in pista "Tra continuità e innovazione sarò il sindaco del fare"

di Cristina Belvedere

"La mia è una prospettiva di Buongoverno per Siena. Si inizia facendo il necessario, poi ciò che è possibile e all’improvviso affronteremo sfide impossibili". Si è ispirato a San Francesco d’Assisi il candidato sindaco civico Massimo Castagnini, che ieri si è presentato ufficialmente alla città, introdotto da due sponsor di peso: il primo cittadino uscente Luigi De Mossi e il vicepresidente del Consiglio regionale, Stefano Scaramelli (Iv). "Ascolto e comprensione sono essenziali nel nostro programma elettorale – ha spiegato Castagnini –. Per la mia esperienza professionale sono portato a risolvere i problemi, per questo sarò il sindaco del fare". In altre parole, una sorta di Mr. Wolf, il risolutore del film ’Pulp Fiction’, figura cult a cui l’ex presidente di Sigerico ha voluto affiancare l’immagine del bucchero, l’anfora etrusca dal corpo dilatato con due manici ai lati: "E’ un simbolo – ha spiegato –. Nel corpo del bucchero ci sono civismo, riformismo e liberal-democrazia. I manici rappresentano invece la continuità con quanto fatto dall’amministrazione De Mossi negli ultimi cinque anni e la discontinuità. Intendiamo infatti ragionare su idee e progetti, essere inclusivi e infaticabili, per adattarci al mondo che cambia senza dare giudizi sul passato". In altre parole, "un’intesa a trazione civica che dialoga con le formazioni politiche nazionali". Il riferimento va a Italia Viva, partito rapresentato da Stefano Scaramelli, fresco di alleanza con Castagnini, che ieri in una Sala dei Mutilati decisamente affollata, ha voluto al suo fianco anche il sindaco uscente De Mossi. Sia De Mossi che Scaramelli hanno risposto alle domande di Simona Pacini, offrendo alla platea una serie di motivi per voltare l’ex presidente di Sigerico. "Io sono riuscito a cambiare il corso della città dopo 74 anni di sinistra – ha detto De Mossi –. Da civici abbiamo ragionato sul progetto con Italia Viva, cercando qualcuno che avesse già dimostrato capacità amministrative. Serve continuità, quindi il migliore candidato sindaco è Castagnini". Concorde Scaramelli: "Lo abbiamo scelto per le sue qualità e competenze facendo un percorso lineare. Con lui abbiamo subito creato un rapporto diretto. Bene la continuità, ma serve anche la novità per creare una ’grande Siena’".

Se per De Mossi la parola-chiave è inclusività ("Vogliamo essere attrattivi per i cittadini di centrodestra e centrosinistra che però desiderano essere liberi"), secondo Scaramelli "siamo di fronte a una mossa del cavallo (quella di Matteo Renzi che portò Mario Draghi al Governo, ndr) in salsa senese". L’idea è di dare vita in città a un progetto politico che sia apripista a livello nazionale. L’ultima parola è di Castagnini, che detta la linea: "E’ necessario pensare nel globale e agire nel locale. Sento una grande responsabilità, ma si corre per vincere, quindi serve lottare, confrontarsi e stare uniti. Solo così si centra l’obiettivo".