Erano circa 90 i presenti lunedì scorso a Gallina. La viabilità in Val d’Orcia è un tema assai caldo. C’erano i cinque sindaci promotori dell’incontro: Claudio Galletti (Castiglione), Manolo Garosi (Pienza), il senatore-sindaco Silvio Franceschelli (Montalcino), Francesco Fabbrizzi (Radicofani) e Danilo Maramai (San Quirico), il presidente della Provincia David Bussagli accompagnato da alcuni tecnici, il capitano della compagnia Carabinieri ilcinese Giuseppe Rotella. Dalle quasi due ore di dibattito sono emerse alcune notizie: il sindaco di San Quirico d’Orcia, Danilo Maramai, è pronto ad adottare un’ordinanza contingibile ed urgente per realizzare un “passaggio temporaneo” su campi di proprietà privata (vi è già il loro assenso), che consenta di superare il punto nel quale la Cassia è chiusa da una settimana e dovrà rimanerlo per almeno altre tre. Il primo cittadino e gli altri suoi colleghi, hanno rimarcato che la comunicazione della chiusura è pervenuta il giorno prima dell’attuazione, senza che vi fossero state interlocuzioni precedenti e senza che l’Anas si fosse preoccupata delle conseguenze sulla viabilità “alternativa”, costituita dal passaggio ad anello per Pienza oppure dal percorso per la sterrata di Vignoni Alto, dove il traffico è aumentato a dismisura”. Altra notizia, fornita dal sindaco Claudio Galletti: a fine 2024 possibile inizio di lavori importanti per il consolidamento del ponte sull’Orcia, all’altezza di Bagno Vignoni: la Cassia subirà la chiusura, i percorsi alternativi saranno più lunghi degli attuali e non per un mese soltanto. Intanto, e per due anni, sarà chiuso il tratto di Cassia sul quale si trova la galleria “Le chiavi”, nel comune di Radicofani. Circa i ponti in attesa di interventi, il presidente Bussagli ha dato conto dell’imminente consegna lavori per quello sul torrente Tresa (nei pressi del bivio che sale a Monticchiello); più avanti interventi anche sul ponte nei pressi di San Quirico. Venendo al Ponte Noveluci, crollato 12 anni fa, il senatore Franceschelli ha detto che depositerà un emendamento alla legge di bilancio per chiedere il finanziamento dei lavori di ricostruzione da parte del Governo (costo stimato 13 milioni di euro), denari che la Provincia non ha e non potrà mai avere, visto che il suo bilancio annuo si aggira sui 21 milioni di euro. I sindaci solleciteranno la Regione Toscana a fare la sua parte ed i parlamentari eletti nel territorio, di tutte le forze politiche, a sostenere l’emendamento parlamentare.
Daniele Palmieri