
Casole d’Elsa si muove compatta per dire no al progetto del fotovoltaico
Casole si muove contro l’impianto fotovoltaico. Da una parte un gruppo di cittadini, dall’altra l’idea di far nascere un comitato. "Non siamo contrari al campo fotovoltaico, ma lo riteniamo sbagliato ubicato in quel luogo, perché satura il territorio – afferma un gruppo di cittadini della zona –. La popolazione è molto contraria perché andrà a togliere tutta l’attrattiva del luogo e pure di un bel sentiero certificato dalla Regione, che ha un valore ambientale e pure sentimentale per la gente". "Il Comune – continua il gruppo di casolesi preoccupati – non ha eccepito nulla alla richiesta se non poche modeste integrazioni, ma anche secondo alcuni pareri legali che stiamo raccogliendo poteva e doveva farlo. Come Nazione avete accolto anche le posizioni della maggioranza, anche se per noi sono stati un po’ troppo debole a nostro parere. Va fatto presente con forza che il posto è inadeguato". Intanto si è recentemente costituito durante una partecipata assemblea, il Comitato cittadino per la tutela del Piano di Casole, nato spontaneamente per opporsi alla realizzazione del parco fotovoltaico. All’incontro hanno preso parte il sindaco e tutta la giunta comunale, insieme a rappresentanti delle forze politiche di maggioranza e opposizione, uniti dal solito obiettivo. Il Comitato, come viene scritto anche in una nota, ha delineato tre obiettivi principali: evitare, se possibile, la costruzione dell’impianto fotovoltaico; mitigare l’impatto ambientale qualora il progetto venisse comunque realizzato e definire con urgenza un piano delle aree idonee e non idonee a ospitare progetti simili, garantendo così una pianificazione più oculata e rispettosa del territorio. "Il nuovo impianto fotovoltaico rappresenta un problema per vari aspetti, primo fra tutti il turismo – come viene affermato in una nota –. La strada di Bacciolina, che fa parte della Rete Escursionistica Toscana, verrebbe infatti compromessa dalla presenza del parco, danneggiando la fruibilità dell’area e incidendo negativamente sul progetto "Terre degli Etruschi", un itinerario simbolico pensato come punto di riferimento per i turisti a piedi. L’area del Piano di Casole è riconosciuta per il suo valore paesaggistico e culturale, elementi che verrebbero irrimediabilmente alterati dall’impatto visivo dell’impianto". "Ulteriore motivo di preoccupazione è il rischio per la fauna locale – continuano dal Comitato –. La recinzione metallica che circoscriverebbe il parco bloccherebbe il naturale passaggio degli animali selvatici, costringendoli a muoversi attraverso incroci stradali e aumentando così i pericoli legati al traffico e alla sicurezza".
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