"Caso Rossi, intervenga il ministro Cartabia"

A lanciarlo il legale della famiglia affinché chiarisca quale è, fra Genova e Siena, la procura competente alle indagini

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di Laura Valdesi

"Rivolgo un appello al ministro della giustizia Marta Cartabia affinché, per quanto di competenza, vigili sulla vicenda di David Rossi con quell’attenzione, quello scrupolo e quella sensibilità, non solo istituzionale che, fino ad oggi, hanno contraddistinto il suo mandato". A lanciarlo è l’avvocato Carmelo Miceli, legale di Antonella Tognazzi, moglie del manager morto cadendo dalla finestra di Rocca Salimbeni il 6 marzo 2013, e di Carolina Orlandi, figlia della donna. "Chiedo allo Stato di fare lo Stato. Di essere giusto e di assumersi le proprie responsabilità", prosegue l’avvocato. Che ringrazia "la commissione d’inchiesta e il presidente Pierantonio Zanettin per quello che sta facendo con equilibrio e profilo istituzionale", invocando "che si continui con l’attenzione che si sta mettendo sul caso".

"Al ministro Cartabia – prosegue Miceli chiarendo le ragioni dell’appello – chiediamo attenzione alla vicenda nella consapevolezza dell’autonomia e dell’indipendenza della magistratura". Ciò premesso, a suo avviso occorre "porre fine al rimbalzo di competenze tra le procure di Siena e di Genova che va avanti ormai da un anno. Per l’esattezza da quando la famiglia ha presentato una nuova denuncia per le dichiarazioni rese da uno dei testi escussi nel corso dell’indagine genovese. Pretendiamo che l’attendibilità e il merito delle sue dichiarazioni siano vagliate con la dovuta attenzione", prosegue Miceli. "La procura generale presso la Corte di Cassazione deve mettere fine al rimbalzo di competenze fra Siena e Genova, indicandoci quale è il vero e unico tribunale precostituito per legge e di farlo tenendo conto non solo dell’obbligo della rotazione di cui all’articolo 11 ma anche dell’atteggiamento concretamente serbato dalla procura di Genova che, per ben due volte, in modo tecnicamente incomprensibile per me, ha già disconosciuto la propria competenza ad indagare sulla morte di David Rossi". La famiglia, insomma, attraverso un’istanza presentata all’Ufficio di Siena attende di sapere quale è la procura che deve azionarsi assolvendo pienamente la sua funzione. "Per noi – prosegue Miceli – è importante avere un interlocutore, dirimendo una volta per tutte questo caso di ’conflitto negativo di competenza’". "Spero in provvedimenti seri": così la moglie di David Rossi, Antonella Tognazzi, commenta l’appello lanciato al ministro della Giustizia Cartabia.

Un appello viene rivolto anche al Consiglio superiore della magistratura affinché dia il via libera al distaccamento di due magistrati alla commissione parlamentare d’inchiesta che intende avvalersi della loro collaborazione. Oggi ci dovrebbe essere la decisione sull’autorizzazione per Patrizia Foiera, pm a Trento, e per Michele Romano, consigliere alla Corte di Cassazione, individuati dai componenti della commissione d’inchiesta. Già in passato è stato detto sì a magistrati consulenti, vedi nel caso di quella sulla morte di Ilaria Alpi, sulla Moby Prince e sui fatti accaduti alla comunità il Forteto.