"Caro energia, niente materie prime. I fattori esterni di una crisi pesante"

Guasconi, presidente della Camera di Commercio: "Ab biamo pochissime possibilità di intervento Le imprese possono resistere pochi mesi, il quadro internazionale dovrà cambiare per sperare nel futuro"

Massimo Guasconi, presidente Camera di Commercio

Massimo Guasconi, presidente Camera di Commercio

Siena, 7 settembre 2022 - Bollette impazzite. Raddoppiate nella migliore delle ipotesi, ma c’è chi ha constatato anche aumenti a tre cifre, dal 200% fino al 600%. Questo periodo per le imprese è senza precedenti. Prima la pandemia, adesso una devastante crisi energetica. I numeri fanno paura e il caro bollette, atteso per l’autunno, potrebbe essere molto più pesante di quanto inizialmente stimato. "La situazione è fuori controllo - afferma Massimo Guasconi, presidente della Camera di Commercio di Siena ed Arezzo -, i valori sono schizzati e sono ormai fuori dalla portata delle aziende. Assorbirli completamente è praticamente impossibile. Auspichiamo degli interventi, ma anche con questi sarà dura". Interventi che Guasconi ha chiesto a più riprese.

Quali sono le conseguenze sulle imprese?

"Qualcuno ce la farà a reggere un mese, due mesi, poi sarà ingestibile. I settori del commercio, della manifattura, delle cartiere, delle fonderie, dell’industria meccanica hanno delle bollette stratosferiche; il problema è che sono sempre in continuo aumento, nessuno è escluso. Alcune aziende hanno previsto la cassa integrazione, altri tengono le aziende chiuse".

Cosa succederà in autunno?

"Si parlerà di sopravvivenza delle imprese, ma adesso non si può guardare troppo lontano perché si rischia di inciampare non sapendo dove mettere i piedi. Bisogna guardare a un tempo brevissimo, C’è grande preoccupazione perché non si parla solo di problemi relativi al gas e all’energia; le imprese fanno i conti anche con la mancanza di materie prime e semilavorati. Ricordiamoci poi che dietro a tutto questo non c’è solo un lavoratore, ma ci sono le famiglie e la loro capacità di spesa ridotta dalle bollette da pagare. Il sistema sta entrando in una situazione di immobilismo, stando fermi non si risolvono i problemi".

Quali sono le soluzioni?

"Io credo nell’azione del Governo con le leve che potrà mettere in campo acquisendo gli extraprofitti che derivano da un mercato che in parte è anche speculativo. In alcuni casi è stato un aumento esclusivamente fittizio legato solamente ad altre fonti energetiche. E’ un mercato in cui tutti i fattori energetici sono legati, quindi ci sono extraprofitti che non sono giustificati da extracosti. Le aree su cui poter agire ci sono, riducendo la bolletta per i settori economici. Sono fattori esterni incontrollabili da parte delle imprese, bisogna che dall’esterno arrivino segnali di controtendenza che abbiano la capacità di invertire questa rotta in maniera forte. E che non durino solo un mese o due".

Cosa può fare la Camera di Commercio?

"Come Ente possiamo solo fare il quadro di quello che accade. Non possiamo fare stanziamenti, abbiamo risorse limitatissime, dal 2014 siamo stati investiti da una riforma che ci ha tagliato il 50% degli introiti e abbiamo mantenuto gli stessi costi di struttura. Le nostre leve e possibilità sono minimali, non abbiamo le capacità per poter incidere".

Qual è il maggiore rimpianto? "Ripensare a quello che stava accadendo subito dopo l’ uscita del Covid: l’export era in crescita, eravamo competitivi, si poteva crescere a due cifre. Adesso ci si interroga sulla sopravvivenza".