
Massimo Fineschi è facente funzione di direttore della Uoc Cardiologia interventistica
Caldo estremo e cuore, un tema d’attualità di cui parliamo con il dottor Massimo Fineschi, direttore della Cardiologia interventistica dell’AouSenese, insieme a tanto altro. "Le alte temperature rappresentano un fattore di stress significativo per il sistema cardiovascolare e possono costituire una minaccia soprattutto per i pazienti che seguono una terapia per l’ipertensione o sono affetti da una cardiopatia ischemica o valvolare con conseguente debolezza, difficoltà respiratoria, palpitazioni. Inoltre con l’eccessiva sudorazione ci può essere la perdita di liquidi e sali che può facilitare l’insorgenza di aritmie. E’ fondamentale idratarsi, mangiare in modo leggero privilegiando frutta e verdura, ricchi di liquidi e sali minerali, ed eventualmente fare uso di integratori".
Quanto è importante la collaborazione ospedale-territorio per la Cardiologia Interventistica? "La collaborazione con l’Area vasta è consolidata, con due punti di forza: da molti anni abbiamo realizzato la rete tempo-dipendente H24 per il trattamento dell’infarto miocardico acuto, che garantisce ai pazienti un trattamento rapido ed efficace, tanto che negli ultimi dati del Piano nazionale esiti abbiamo ottimi valori, con una mortalità per infarto a 30 giorni del 2.8%, tra le più basse a livello nazionale. Altro punto di forza è il trattamento delle cardiopatie strutturali: dal 2022 abbiamo un percorso interaziendale con gli ospedali di Arezzo e Grosseto che garantisce ai cittadini un accesso tempestivo ed appropriato al trattamento delle patologie valvolari. In 3 anni abbiamo aumentato del 30% il numero degli interventi eseguiti ed uniformato il percorso di accesso al trattamento ottimizzando le risorse disponibili. Collaborare permette di aprirsi all’esterno e allargare le possibilità di cura per i cittadini e di crescita professionale per il team".
Qual è la situazione delle liste di attesa? "Nonostante l’aumento della domanda siamo riusciti a garantire il rispetto dei tempi di attesa, sia per la patologia coronarica che valvolare: la quasi totalità delle coronarografie elettive viene eseguita entro 30 giorni e la sostituzione valvolare aortica entro 60 giorni. Anche l’attività dell’elettrofisiologia, la specialistica che si occupa delle aritmie, è notevolmente cresciuta sia nei numeri (dal 2023 al 2024 passati da 460 a 658 interventi l’anno), che nella complessità degli interventi eseguiti, tra cui l’attività impiantistica e le ablazioni complesse. Abbiamo inoltre sviluppato l’ambulatorio di monitoraggio da remoto per i pazienti con defibrillatore".
Innovazione tecnologica? "Questo settore richiede sempre nuovi strumenti e tecnologie; saranno presto a nostra disposizione 2 nuovi angiografi di ultima generazione, con un investimento di 1,5 milioni di euro, installati durante la ristrutturazione delle sale angiografiche. L’ammodernamento ci consentirà di fare procedure più complesse, con maggiore sicurezza ed efficacia. Ritengo di estrema importanza questo investimento a garanzia della grande attenzione dell’Azienda verso l’area Cuore e per il continuo sviluppo e crescita del nostro centro".
In questo contesto quanto è importante il lavoro in team? "La collaborazione è fondamentale in tutti gli ambiti ma in particolar modo nell’attività interventistica dove solo con il reciproco supporto è possibile raggiungere risultati importanti. Devo ringraziare tutto il personale medico, infermieristico e tecnico che lavora con professionalità, competenza e spirito di gruppo. Il valore del lavoro di tutto il team è stato recentemente riconosciuto con l’introduzione ed applicazione nel 2023 del regolamento aziendale sulla ’pesatura delle strutture operative’ sulla base della reale complessità gestita. E la nostra struttura ha ottenuto un ’avanzamento’ passando da essere Unità operativa semplice autonoma a Unità operativa complessa. Con la maggiore complessità della struttura ill riconoscimento al personale che in questa opera".
Paola Tomassoni