REDAZIONE SIENA

Carabinieri, arriva il colonnello Pitocco

Il comandante provinciale Ferrucci ha salutato ieri il sindaco. De Mossi: "Arma da sempre punto di riferimento per i cittadini"

di Laura Valdesi

SIENA

Passaggio di testimone al comando provinciale dell’Arma: il colonnello Nicola Ferrucci, giunto nella nostra città nel settembre 2020, lascia Siena per un importante incarico. E in viale Bracci arriva il suo pari grado Angelo Pitocco.

Ferrucci sta in questi giorni salutando le autorità e le istituzioni con cui ha collaborato in mesi difficili segnati dal covid e dalle complicazioni della ripartenza, anche nella nostra provincia. Compresa l’effettuazione delle due Carriere che hanno aiutato la rinascita di Siena, sebbene quella di Provenzano non sia stata all’altezza delle aspettative, considerando l’accaduto a 360 gradi. "Ho salutato e ringraziato il colonnello Ferrucci che lascia la nostra città – ha detto ieri il sindaco Luigi De Mossi –per altri importanti incarichi. Il lavoro dei carabinieri è sempre fondamentale per il nostro territorio e come punto di riferimento per i cittadini. In questi anni abbiamo collaborato con grande intensità con il comandante provinciale che mi ha detto di aver apprezzato il senso civico della comunità, oltre che le sue bellezze, la sua cultura e le sue tradizioni. A lui e a tutto il comando provinciale dell’Arma il ringraziamento personale e di tutta l’amministrazione comunale".

Nel curriculum Ferrucci, siciliano, 49 anni, vanta missioni internazionali in vari Paesi: due volte in Bosnia e altrettante in Kosovo, poi in uno degli scenari strategici mondiali più delicati, l’Irak. E anche in Turchia che lo

sta diventando. Arrivava dal comando generale dell’Arma quando approdò a Siena nel settembre di due anni fa. Proviene invece da Palermo, dove guidava il Gruppo, il colonnello Angelo Pitocco. Un ufficiale brillantissimo, primo del corso, che durante la permanenza in Sicilia si è occupato di indagini che hanno riguardato baby gang, ma anche racket e intimidazioni ai commercianti. In altri blitz ha operato per fermare il fiume di droga che circola in Sicilia, gettando l’occhio anche sull’assenteismo nei servizi pubblici che ha portato nei guai medici e infermieri coinvolti nell’operazione ’Caffè lungo’. Una realtà certo molto diversa da quella senese, Palermo. Tuttavia più volte il prefetto Maria Forte, ma anche il suo predecessore, hanno sottolineato la necessità di tenere alta l’attenzione su possibili infiltrazioni che possono verificarsi anche a seguito dei fondi per i progetti legati al Pnrr. A breve la presentazione ufficiale del nuovo comandante ed il saluto del colonnello Ferrucci.