
Il ’Buon Governo’ di Lorenzetti
Scontro in aula tra la consigliera Pd, Gabriella Piccinni, e il sindaco Nicoletta Fabio, sul restauro del Buon Governo. "L’obiettivo è quello di rendere nuovamente e pienamente fruibile la visione e la visitabilità del ciclo pittorico e di stabilire un cronoprogramma degli interventi adeguato e realistico; il tutto nell’ottica di mantenere fruibile la visibilità del sito a cantiere aperto – ha detto Fabio –. Avevo spiegato che, a seguito della valutazione del materiale relativo alla diagnostica e ai sopralluoghi congiunti effettuati, è stata concordata tra l’amministrazione, la Soprintendenza e l’Istituto centrale per il restauro (Icr) l’istituzione di un ‘cantiere pilota’, consistente nella selezione di un’area campione per ciascuna parete su cui eseguire tutte le fasi dell’intervento di restauro, i cui protocolli metodologici, dopo un’adeguata valutazione, saranno estesi all’intero ciclo". E ancora: "Questo ha segnato l’inizio della fase operativa del restauro – ha continuato il sidnaco –. Concluso infatti il cantiere pilota, l’intenzione dell’amministrazione era di rimuovere l’attuale ponteggio e riportare la sala al naturale percorso museale. Abbiamo però condiviso con la Soprintendenza l’opportunità di rimuovere le tracce delle analisi effettuate prima della riapertura al pubblico, ed è questa la ragione per cui al momento le visite sono sospese". E infine: "L’idea è quella che gli interventi siano da eseguirsi non su tutte le superfici in contemporanea, ma prevedendo di lavorare sulle varie pareti in sequenza; il tutto nell’ottica di mantenere fruibile la visibilità del sito a cantiere aperto, sempre in accordo dell’Ispettorato del lavoro".
Critica Piccinni: "Il comitato scientifico andava istituito e reso operativo fin dall’inizio del percorso. Non può intervenire successivamente, a lavori già avviati e a decisioni già assunte. L’intervento era stato presentato inizialmente come una semplice operazione di ripulitura: oggi ancora non sappiamo se si tratterà di un restauro o di una ripulitura, e tra le due c’è una differenza sostanziale – ha stigmatizzato la consigliers Pd –. Inoltre, ci sono ritardi evidenti nei tempi di esecuzione e questo è uno dei problemi principali in tema di gestione dei lavori. Sono ormai tre anni che attendiamo". E infine: "Si sente dire spesso che Siena non può vivere solo di conservazione, ma io mi chiedo dove sia questa azione di conservazione. Stiamo parlando della seconda opera più importante della città dopo il Duomo. Il patrimonio artistico senese deve essere inserito in un progetto storico e artistico organico: non può rimanere un’idea su un foglio di carta".