
Cinque giorni filati sul podio della classifica toscana per emissioni più elevate a livello regionale di biossido di azoto nell’aria che diventano 15 dall’inizio del mese. Siena dal 18 luglio a oggi ha oscillato fra il terzo e il secondo posto delle province toscane dove le centraline di rilevamento Arpat hanno catturato una maggior concentrazione di biossido di azoto, gas irritante per l’apparato respiratorio e per gli occhi.
La sua origine è legata a un mix formato dal traffico delle auto, centrali termoelettriche, ma anche processi di combustione, come i numerosi incendi che hanno riguardato il nostro territorio negli ultimi giorni. Una precisazione è però d’obbligo: le concentrazioni rilevate, come quelle rilevate durante tutto il 2022 per Siena, sono al di sotto dei limiti che la legge considera dannosi per la salute. La soglia rossa da non superare infatti è fissata a 200 microgrammi per metro cubo, da non sforare per più di 18 volte l’anno. I valori registrati dalla centralina di traffico Arpat in viale Bracci a Siena il 20 luglio, ad esempio, sono stati pari a 99 microgrammi per metro cubo, in pratica la metà. Il dato diventa significativo però se rapportato alle centraline Arpat delle altre ’sorelle’ toscane. Lo stesso giorno infatti Siena si piaza al terzo posto toscano sotto alla centralina del trafficatissimo viale Gramsci di Firenze (106 ugm³) e un pelo sotto la centralina di viale Carducci a Livorno (105 ugm³).
Un copione identico al giorno prima, il 19 luglio (terzo posto con 74 ugm³) che diventa addirittura un secondo posto il 18 luglio (con 86 ugm³) su un totale di 40 centraline Arpat sparse per la Toscana (tra rurali, di fondo e di traffico). E allora che succede? L’aria che respiriamo è malsana? No. Il dato però è da tenere d’occhio come ’spia’ di un altro inquinante: l’ozono, gas irritante per tutte le membrane mucose, la cui esposizione prolungata può causare tosse, mal di testa e in alcuni casi edema polmonare. La presenza di biossido di azoto è infatti legata a quella dell’ozono (non misurato dalle rilevazioni Arpat nella nostra provincia): un mix da tenere d’occhio, soprattutto in queste giornate di canicola. Il piazzamento ai piani alti della Toscana per emissioni è scattato dai primi giorni di luglio. Soltanto il 26 giugno, per esempio Siena si trovava in ottava posizione (37ugm³) sotto le centraline di Pisa, Arezzo, Livorno, Firenze. Dal 1 di luglio invece la centralina ha fatto registrare valori che si attestano praticamente sempr fra i primi tre toscani.
Notizie migliori sul fronte delle polveri sottili, le pm 10. La centralina di Siena negli ultimi 30 giorni ha rilevato solo due sforamenti oltre il limite di legge, il 27 e il 28 giugno con valori oltre i limiti di legge di 50 ugm³. Il picco in quei due giorni, ha interessato molte centraline toscane ed è legato al fenomeno di trasporto a lunga distanza di polveri di origine sahariana. Si tratta, in pratica, degli unici due rilevati dall’inizio dell’anno, un dato che certifica un’aria con particolato ampiamente sotto controllo.
cla.cap