LAURA VALDESI
Cronaca

Strage di cani nelle Crete: "Cinque avvelenati in due settimane. Denuncia ai carabinieri"

La rabbia di Franco Carta, noto allevatore. Sopralluogo dei Forestali "Non so se qualcuno ce l’ha con me oppure è la zona nel mirino"

Franco Carta con uno dei suoi pastori dei Pirenei

Franco Carta con uno dei suoi pastori dei Pirenei

Siena, 29 agosto 2023 - Prima Beniamino, poi Fiocco. Quindi una cucciola di soli 2 mesi. E’ toccato a Vincenzo, infine a Paola. Cinque cani, pastori dei Pirenei, avvelenati dal 10 al 24 agosto. "Non ho sospetti su nessuno, né ho avuto attriti. Tutt’altro. Ho un bel rapporto con i cacciatori che a volte aiuto quando abbattono ad esempio i cinghiali, quanto ai tartufai ho concesso loro un ettaro di terreno in comodato gratuito. Ho fatto denuncia ai carabinieri forestali e adesso voglio sapere se si tratta di un’azione mirata contro la mia persona e l’azienda o magari se riguarda la zona", s’interroga Franco Carta, proprietario del podere Milanino a Vescona, nel cuore delle crete.

Tutto inizia il 10 agosto, quando scompare Beniamino. L’allevatore lo cerca ovunque, finché un vicino gli segnala che c’è una pecora caduta in un fontone. E’ passata una settimana dalla scomparsa dell’animale. Carta capisce subito che può trattarsi del cane perché non gli manca nessun capo all’appello. Infatti è proprio il suo pastore dei pirenei. Nel frattempo, però, dato inquietante, il 14 agosto l’imprenditore aveva trovato anche il corpo senza vita di Fiocco, un altro esemplare dei 14 che attualmente possiede. Tutti addestrati per difendere dall’attacco dei lupi i circa 1000 capi di ovini della sua azienda. La strage silenziosa continua. E il 17 agosto muore una cucciola di soli due mesi. "A questo punto ho iniziato a preoccuparmi pensando che quanto accadeva non fosse per cause naturali ma legato, magari, ad esche avvelenate. Così li ho tenuti più vicino per precauzione", racconta l’allevatore.

Tutto inutile. Il 23 agosto sulla strada che porta al podere trova il cane di nome Vincenzo. Morto. Carta decide allora di consegnare l’animale all’Istituto zooprofilattico di Siena per capire come mai è deceduto. "Emerge che era riconducibile ad un avvelenamento per aver mangiato sostanze tossiche. A questo punto ho avvertito i carabinieri forestali confinando gli altri cani un un’area ristretta. Nonostante ciò, nel pomeriggio del 24 agosto ho trovato il cadavere di una femmina, Paola.

"Sono venuti subito i carabinieri forestali con un cane addestrato per la ricerca di esche avvelenate: non sono state trovate, l’unica cosa rinvenuta un pezzo di carne andata a male che sarà esaminata. Non so chi e perché abbia preso di mira i miei animali, preziosi per me come deterrente contro i lupi. C’è stata una cucciolata di 6 esemplari che invece di regalare terrò ma servirà un anno e mezzo per addestrarli".