
Camper, un mondo da migliorare Nel mirino ci sono le aree di sosta
Semplificare i requisiti delle aree di sosta per camper in modo da garantirne la diffusione e incentivare il turismo all’aria aperta. Interessa da vicino la Valdelsa, superficie geografica nella quale si concentra oltre l’80 per cento della produzione di camper a livello nazionale, l’atto che impegna la giunta regionale a individuare delle modalità di gestione per gli spazi di sosta attrezzati. Tutto nel quadro di una valorizzazione dei viaggi a bordo di veicoli del plein air. Un capitolo che per la Toscana, e nello specifico per la Valdelsa, equivale a una voce rilevante in termini percentuali nel settore turistico. Una modalità di viaggio che tra l’altro ha conosciuto una vistosa espansione in tempo di pandemia. I tour in camper, infatti, rispondono appieno alle esigenze di sicurezza, per esempio limitando il sovraffollamento delle strutture. In Consiglio regionale è stata approvata in proposito una mozione del consigliere Stefano Scaramelli, di Italia Viva, e poi rivista con due emendamenti di Anna Paris per il Pd. "Con questa mozione, ci auguriamo quindi che a breve la Giunta intervenga per rimuovere le difficoltà per la realizzazione delle aree di sosta – spiega Anna Paris - e consentire così al turismo all’aria aperta di trovare strutture adeguate". L’obiettivo, secondo la consigliera, è "tenere conto delle caratteristiche di queste aree destinate a ospitare i mezzi ricreazionali solo per pochi giorni, al fine di eliminare costi significativi per la loro realizzazione e incentivare i Comuni a dotarsene". La Regione ha aperto un bando nell’aprile del 2022, e rifinanziato in considerazione delle numerose domande, rivolto ai Comuni con meno di 20mila abitanti per un contributo a fondo perduto a copertura del 50 per la spesa per la realizzazione o la riqualificazione di un’area di sosta per camper. Da qui l’auspicio degli enti locali di contare a breve, a beneficio degli appassionati del plein air, su strutture adeguate.
Paolo Bartalini