REDAZIONE SIENA

Cambiamenti climatici Prima le piogge poi il caldo estremo Le colture sotto stress

Gli effetti dell’anno pazzo sulle produzioni agricole e le nuove sfide. Coldiretti: "Impieghiamo pratiche agronomiche di salvataggio . e tecnologie, ma per l’agricoltura 4.0 servono risorse, anche fondi Pnrr".

Cambiamenti climatici Prima le piogge poi il caldo estremo Le colture sotto stress

"Le piogge a fine primavera, poi ondate di caldo e l’agricoltura va sotto stress. Purtroppo dobbiamo abituarci a questi sbalzi e a eventi climatici straordinari che stanno diventando sempre più ordinari. L’andamento anomalo del clima ci sta costringendo a cambiare modalità e tempi delle attività agricole: stiamo già sperimentando ad esempio potature tardive e dovremo arrivare a pratiche agronomiche di ’salvataggio’, con uso anche dellle tecnologie", dice Simone Solfanelli, direttore Coldiretti Siena, tracciando il quadro degli effetti dei cambiamenti climatici sulle produzioni agricole.

L’ondata di calore africano che sta flagellando tutta la regione – il 2023 è il terzo anno più caldo dal 1800 in Italia –, è solo la punta dell’iceberg delle anomalie di questo pazzo anno che è stato segnato prima dalla siccità che ha compromesso le coltivazioni in campo e poi dal moltiplicarsi di eventi meteo estremi, precipitazioni abbondanti di giugno che hanno favorito lo sviluppo di malattie e fitopatie e fatto gonfiare i frutti fino a farli ’esplodere’, gelate nel delicato momento della fioritura ed infine dal caldo torrido di luglio ed agosto, con temperature vicino ai 40 gradi.

"I vigneti hanno sofferto le piogge di tarda primavera che hanno favorito malattie fungive - inizia il direttore Solfanelli –. Ci aspettiamo un calo fra 20 e 40%o della produzione, secondo le zone: la qualità dei nostri vini sarà ottima, i dubbi sono legati alla quantità.Poi ci sono i cereali, ricordando che siamo il granaio della Toscana: anche qui le piogge di maggio e giugno hanno impedito alle piante di crescere; e anche qui avremo un calo di produzioone importante. Infine gli oliveti stanno risentendo del caldo estremo, responsabile della ’cascola’: quando la pianta è sotto stress per il caldo lascia cadere fiori e primi frutti. Il calo della produzione è da quantificare".

L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato a contrastarli. La nuova sfida per le imprese agricole è dover interpretare le novità segnalate dalla meteorologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sicurezza del territorio. Un obiettivo che richiede un impegno delle Istituzioni per accompagnare innovazione dall’agricoltura 4.0 con droni, robot e satelliti. "Si sta già lavorando per migliorare la sostenibilità attraverso le tecnologie - conferma Coldiretti Toscana –, che ad esempio consentono un risparmio di acqua anche del 30% ma per l’adattamento climatico è fondamentale aumentare gli investimenti nell’innovazione e nell’agricoltura di precisione, anche con risorse Pnrr"

Intanto per salvare le produzioni dal grande caldo le imprese agricole stanno ricorrendo all’irrigazione di soccorso con ulteriore aggravio dei costi dell’elettricità e del gasolio; agricoltori ed allevatori hanno messo in campo tutto il repertorio di esperienza e tecnologia a disposizione come ventilatori e nebulizzatori per rinfrescare le stalle, la raccolta anticipata e gli ombreggianti per riparare i frutti dai raggi del sole. "Da sempre abbiamo il problema dell’acqua: l’80% di quella piovana viene persa – ancora Solfanelli –. Coldiretti propone da anni la realizzazione di piccoli laghi anziendali, proprio per raccogliere l’acqua delle piogge".

Paola Tomassoni