
Caccia al segretario comunale. Il Pd ci prova: quindici giorni per evitare il commissario
Dopo cinque mesi di confronti spesso aspri, trattative più o meno sotterranee anche tra acerrimi avversari, strategie e controstrategie, l’Unione comunale Pd ha ora quindici giorni di tempo per individuare un segretario e cercare di evitare il commissariamento. Nel corso di una lunga assemblea, mercoledì sera, è stato di fatto ribaltato quanto emerso nelle consultazioni condotte dal segretario provinciale Andrea Valenti (nella foto), che sta guidando questa fase dopo le dimissioni del segretario comunale Massimo Roncucci in seguito alla nuova sconfitta nel capoluogo. Dal confronto con gli stessi membri dell’assemblea e con altri soggetti della platea Dem, ha riferito Valenti, era emerso l’orientamento favorevole al commissariamento per condurre il partito a congresso.
Ma mercoledì sera si è ricompattata una maggioranza, che ha messo insieme varie componenti, favorevole all’ipotesi di ricerca di un segretario da parte della stessa assemblea. "Come avevo riportato l’esito delle consultazioni – osserva Valenti – così ho preso atto della decisione dell’assemblea, che rispetto al massimo in ogni sua scelta. In questa fase non ho un compito decisionale, ma quello di raccogliere le indicazioni del partito".
E quindi il Pd proverà a uscire dal lungo stallo post elettorale. La prossima assemblea è convocata per venerdì 27 ottobre. Entro un paio di giorni prima, quindi mercoledì 25, dovranno essere presentate le firme per una candidatura che dovrà poi raccogliere la maggioranza assoluta degli 89 membri elettivi dell’assemblea.
La partita è ancora in gran parte da giocare e in assemblea non sono mancate scintille tra le diverse anime del partito, sebbene poi tutti i favorevoli al tentativo di evitare il commissariamento stiano dialogando, seppur partendo da posizioni in alcuni casi molto lontane.
Sullo sfondo, ma nemmeno tanto, c’è anche una tornata amministrativa importante che non coinvolgerà il capoluogo, ma che comunque il partito vorrebbe affrontare avendo chiuso in un modo o nell’altro questo capitolo. "Siena è importante, ovvio, ma con 29 Comuni al voto l’attenzione deve essere rivolta a tutto il territorio", afferma ancora Valenti.
Ora il conto alla rovescia per cercare di trovare una via d’uscita. Se salterà fuori un nome capace di ottenere la maggioranza in assemblea, si chiuderà in qualche modo questa fase, altrimenti con il commissariamento si azzererebbero tutti gli organismi, tornando a un congresso che fin da ora si preannuncerebbe come tutto da scrivere, visto il profondo frazionamento degli schieramenti cittadini.