Business migranti La procura chiede al gip più tempo per indagare sul caso finti badanti

Intanto è stata completata ieri la copia forense dei cellulari sequestrati dalla guardia di finanza: importante l’analisi delle chat e delle telefonate. Nominato l’amministratore giudiziale della società: è Anna Molinaro.

Business migranti  La procura chiede al gip  più tempo per indagare  sul caso finti badanti

Business migranti La procura chiede al gip più tempo per indagare sul caso finti badanti

di Laura Valdesi

SIENA

Operazione ’Ghost Job’ su un giro di finti badanti grazie ad una società di assistenza alla persona di Chianciano: serve più tempo alla procura di Siena per concludere l’inchiesta. E’ stata infatti chiesta al gip la proroga delle indagini, peraltro già accolta. Sequestrata dai finanzieri una mole di documenti contabili ed extracontabili enorme che devono essere passati al setaccio, unitamente a denaro in contanti per pagare in nero, secondo gli investigatori, alcuni badanti. Presi anche computer e cellulari. A proposito di questi ultimi ieri dovrebbe essere stato compiuto l’ultimo atto per quanto riguarda le copie forensi dei telefoni dei principali indagati che le fiamme gialle cercheranno adesso di far ’parlare’, ricostruendo il puzzle di contatti e di persone coinvolte. L’inchiesta, insomma, è tutt’altro che chiusa. Un passaggio fondamentale è stabilire l’entità effettiva dell’attività posta in essere dall’uomo che era il deus ex machina dell’organizzazione, A.S., 44 anni, originario della Campania ma residente a Chianciano. Finito dagli iniziali arresti domiciliari in carcere perché, nonostante la misura cautelare, avrebbe continuato a chiedere alle famiglie di pagare per badanti fornite ai loro anziani, scrivendo al commercialista affinché licenziasse 150 persone assunte prendendone però un’altra.

L’inchiesta è stata un terremoto in Valdichiana e nelle province vicine perché molte famiglie facevano riferimento per i propri cari in difficoltà ad ’Assistenza Valdichiana’, così si chiamava la società che forniva colf e appunto badanti alle famiglie con persone malate oppure avanti con l’età, sia del sud senese che delle province vicine. Accusati di associazione a delinquere, oltre al 44enne, anche un’infermiera che adesso ha soltanto l’obbligo di dimora ed un 50enne che vive a Colle, considerato dai finanzieri una sorta di braccio destro dell’organizzazione. La società – che per favorire la permanenza di 289 extracomunitari in Italia stava facendo loro dei contratti di assunzione fittizi con ’Assistenza Valdichiana’ – è stata affidata dal gip Jacopo Rocchi ad un amministratore giudiziale. Si tratta di Anna Molinaro dello studio ’Galileo Partners’ di Siena. "Svolge la professione dal 1993 fornendo consulenza fiscale e societaria ad imprese e professionisti – si legge tra l’altro sul sito dello studio –; svolge attività di liquidatore per numerose aziende". Ha assunto un compito molto delicato considerato anche che 58 badanti in realtà lavoravano veramente per assistere le persone sebbene, come spiegato dai finanzieri, non fossero comunque in regola poiché la società non aveva i requisiti necessari per l’intermediazione di manodopera.