Bullizza il compagno di classe. Stalking, ex studente condannato

Pena di un anno ma non luogo a procedere per violenza privata. Si faceva anche portare a scuola con l’auto

Bullizza il compagno di classe. Stalking, ex studente condannato
Bullizza il compagno di classe. Stalking, ex studente condannato

di Laura Valdesi

"O è tutto falso o, magari, è avvenuto in forma più attenuata. O, altrimenti, vanno rinviati a giudizio anche docenti e studenti: tutti vedevano e nessuno ha mosso un dito?". Insiste molto l’avvocato Francesco Michelotti su questo aspetto: possibile che a scuola neppure una persona si fosse resa conto del rapporto di soggezione, secondo la procura vero e proprio stalking, da parte di un giovane che adesso ha 24 anni nei confronti del compagno di classe in un istituto superiore della Valdelsa? Accusato di stalking e violenza privata per il modo in cui avrebbe tratto il coetaneo, è stato condannato ieri ad un anno per il primo reato mentre il giudice Elena Pollini per il secondo ha deciso il non luogo a procedere. Fra novanta giorni le motivazioni della decisione che, con forte probabilità, verrà appellata.

Le indagini erano state svolte dai carabinieri. E avevano fatto emergere che era iniziato nel 2015 l’incubo per quel ragazzo mite e fragile. Offeso in classe, questa l’accusa, gli tirava le orecchie. E quando aveva preso la patente lo costringeva a fargli da chaffeur andandolo a prendere a casa e riportandolo dopo la scuola. L’episodio che aveva fatto traboccare il vaso, sempre secondo la ricostruzione degli investigatori, quando durante un’uscita didattica – la proiezione di un film al cinema – l’aveva costretto a restare in bagno finché non gli avesse dato lui il permesso di muoversi. Il 24enne, che ha anche raccontato la sua verità, nega tutto. Nessuna bullizzazione, né staking.

"Quanto ai messaggi whatsapp – ha insistito ieri il difensore – era il compagno di classe che si faceva vivo e coltivava l’amicizia. A volte gli dice ’non ho niente da fare si va a Siena?’. La parte offesa avrebbe ammesso di essere solo e di non avere amici. Così gli scriveva. Non condivido la tesi del pubblico ministero che c’era un senso di soggezione così forte". Ma il giudice ha ritenuto che quanto emerso dal dibattimento configurasse il reato di stalking e l’ha condannato ad un anno. L’ormai ex amico non era in aula in quanto ha ritrato la querela. Si procedeva comunque d’ufficio.