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Brigante Fioretto pensando a vincere "Sfida con Tittia? Un bello stimolo"

Il fantino parla dei rapporti con l’Istrice: "Ottimissimi". "Violenta da Clodia e Tale ok. Mai fare contro i cavalli"

Brigante Fioretto pensando a vincere "Sfida con Tittia? Un bello stimolo"

di Laura Valdesi

SIENA

"A luglio sarà il mio quattordicesimo Palio. Un numero che porta bene? Non sono scaramantico. Comunque te lo dico dopo il 2 luglio, speriamo che da allora in avanti abbia un significato positivo il 14 per me". Strizza l’occhio alla fortuna Carlo Sanna, detto Brigante. Che già lavora sodo – in realtà non ha mai smesso visto anche l’impegno all’ippodromo – per scrivere una seconda volta il nome nella storia del Palio.

Dopo un 2022 che sognavi diverso durante l’inverno cosa è cambiato per Brigante?

"Poco perché i rapporti erano abbastanzi forti e anzi lo sono adesso ancora di più. Tante aspettative su di me? Positivo, vuol dire che c’è molta gente che crede in Carlo".

Un complimento ricevuto che ti ha fatto piacere?

"La costanza nel lavoro, l’applicazione continua. Senza mollare. Altrimenti anche all’ippodromo non corri e vinci".

Dunque sei in formissima.

"E concentrato, lo dico è vero ogni anno ma nel 2023 c’è qualcosa di diverso. Ancora di più".

Contrade in Piazza di diritto: hai l’imbarazzo della scelta.

"Speriamo di avere la giusta situazione in una di queste, vediamo poi chi esce".

Il rapporto con l’Istrice?

"Sono rimasto in ottimissimi rapporti. Nulla è cambiato".

Molti però dicono che sei molto vicino alla Tartuca.

"Un legame che viene dal 2015 e non si è mai interrotto. Prosegue con Rugani: se c’è la situazione ci posso montare".

Dicono ’Brigante ora deve vincere’: ti dà fastidio?

"Il contrario. Hanno ragione anche se credo mettano nel conto i due anni di stop per il covid. Se dicono che devono vincere significa che posso farlo e ne sono consapevoli. Io lavoro solo per questo obiettivo".

Con Tittia un bel rapporto.

"Sì, personale e lavorativo".

Credi che questa vicinanza ti abbia favorito?

"Sicuramente. Sempre. Di più: è un rapporto che mi stimola. Anche come sfida è molto forte, bisogna prendere spunto da quelli forti".

Un altro è Scompiglio.

"Sì, molto determinato".

Qualcuno parla di una sua apertura all’Istrice.

"Ci può stare, per carità. Ma non lo chiedere a me".

Violenta e Tale e quale?

"Dentro, di sicuro. Mai fare contro i cavalli".

Dei tuoi chi c’è per il Palio?

"Astoriux che va bene. Alla Tratta possono andare anche Cossita, una cavalla che avrà un futuro in Piazza, e Ardavli".

Prova a fare autocritica.

"Sono permaloso, lo sai. Di difetti poi ne ho una sfilza. In casa dicono che mi dedico tantissimo al lavoro e dovrei riservare più attenzioni anche a loro".

Se i tuoi figli ti dicessero ’faccio il fantino’?

"Il bello è che queste parole le ho già sentite. Preferirei facessero esperienze anche all’estero, nel caso. Il Palio è molto duro".

Fioretto?

"Ce l’ho, sì".