Brico, appello al sindaco Fabio: "Senza stipendio da mesi, con mutui salati e figli piccoli"

Lettera aperta di un dipendente, in vista della scadenza delle ferie obbligate. Quello di ottobre è stato l’ultimo salario riscosso. A giorni l’incontro tra Comune e sindacati.

Brico, appello al sindaco Fabio: "Senza stipendio da mesi, con mutui salati e figli piccoli"

Brico, appello al sindaco Fabio: "Senza stipendio da mesi, con mutui salati e figli piccoli"

Una lettera aperta al sindaco accorata, dai toni fermi e profondamente preoccupati. Giacomo Francini è uno dei dipendenti di Brico Garden (ex Brico Ok), che a seguito dell’annuncio di uno sciopero sono stati collocati in ferie obbligate. Fino a oggi, quando il periodo scadrà e quindi in teoria da domani i lavoratori dovrebbero tornare al proprio posto. "Coi miei colleghi siamo cristallizzati in una situazione paradossale. Il nostro datore di lavoro è pressoché latitante, siamo stati messi in ferie forzate per dieci giorni e il nostro destino si trova al momento nella più completa oscurità".

Da qui l’appello al sindaco Nicoletta Fabio, che non ha ovviamente competenza specifica ma può far sentire l’interessamento istituzionale alla vicenda. E infatti, per i primi giorni della prossima settimana, è in cantiere un incontro con i sindacati.

"Non ci sono state date indicazioni riguardo alla riapertura o meno del negozio – scrive Francini – per cui stiamo aspettando in un limbo decisamente scomodo. Personalmente ho famiglia, un mutuo consistente e un figlio di appena un anno, non riscuoto da ottobre e non ho la minima certezza riguardo al mio futuro. Come me, purtroppo, si trovano altre dieci famiglie, che - nonostante l’intervento dei sindacati - non hanno ancora ricevuto non solo gli stipendi di novembre e dicembre (più la tredicesima), ma neanche risposte a domande riguardanti il nostro presente e futuro, domande legittime cadute puntualmente nel vuoto".

Da qui l’appello al sindaco, per non lasciare intentata alcuna via nella ricerca della soluzione di un problrma angosciante, come l’incertezza sul lavoro e i mancati pagamenti.